Azioni Atlantia osservate oggi a Piazza Affari: una multa milionaria di Antitrust e nuovi nodi sulla cessione sono in primo piano.
Azioni Atlantia poco mosse al ribasso oggi a Milano: la società resta osservata speciale dopo importanti novità.
Innanzitutto è arrivata la tegola di una multa Antitrust per comportamento scorretto verso gli automobilisti. Poi c’è la questione cessione Aspi con offerta CDP. Indiscrezioni annunciano nuovi ostacoli all’orizzonte.
Alle ore 10.40 le azioni Atlantia scambiano a 15,71 euro con un calo dello 0,13%.
Azioni Atlantia in calo: perché c’è una multa Antitrust?
Multa Antitrust da 5 milioni di euro per Autostrade per l’Italia.
L’Autorità ha punito pratiche scorrette nei confronti di automobilisti che hanno usufruito di alcune tratte autostradali disagiate per lavori. Sono mancati, per il garante, le dovute compensazioni a livello tariffario per i disservizi subiti.
Nello specifico, nel mirino dell’Antintrust sono finite la A/16 Napoli-Canosa, la A/14 Bologna-Taranto, la A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce, la A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano nelle zone sotto competenza ASPI.
Qui, a causa di lavori e riduzione di corsie, si sono formate code e rallentamenti negli ultimi anni, senza l’adeguata messa in campo di rimborsi. In più, è stata rilevata una scarsa informazione su possibilità di compensazioni a favore dei consumatori.
La notizia non ha scalfito in modo davvero evidente il titolo. A Piazza Affari, infatti, le azioni Atlantia hanno inaugurato la seduta in positivo, per poi prendere la via del ribasso. Alle ore 10.49 il titolo è in perdita dello 0,19%.
Cessione ASPI-CDP: tutti i nodi da sciogliere
La questione più delicata e complessa per Atlantia resta comunque la cessione ASPI (88%) al consorzio guidato da CDP.
Indiscrezioni di stampa, riportate da Il Messaggero, rivelano che Cassa Depositi e Prestiti potrebbe incontrarsi domani, 27 marzo, per ufficializzare una una nuova offerta vincolante per Aspi. Il tema è il valore di Autostrade per l’Italia, che sarebbe portato a oltre 9,5 miliardi per la parte cash per il 100%, mar resterebbe con indemnities per 1,5 miliardi.
A vantaggio di Aspi potrebbero essere devoluti i ristori del decreto per un valore di 200-300 milioni.
Intanto, il dossier si è complicato anche per le dichiarazioni di Fondazione CRT, socio Atlantia, ed Edizione Holding, che controlla il Gruppo holding dei Benetton: sono contrari alla proroga del progetto di scissione Aspi e spingono sulla cordata a guida CDP.
Il 29 marzo ci sarà l’attesa assemblea Atlantia.
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