Riforma terzo settore: in Gazzetta la legge che prevede il riordino della disciplina legislativa delle associazioni e organizzazioni no profit. Ecco cosa cambia.
Riforma terzo settore: quali sono le novità previste dalla legge che prevede il riordino della disciplina legislativa delle associazioni e organizzazioni no profit del terzo settore?
La legge di riforma del terzo settore, in attesa dei decreti attuativi del Governo, prevede una serie di novità per il terzo settore quali ad esempio:
- il riordino della disciplina civilista e fiscale;
- l’istituzione di un registro unico nazionale;
- la redazione di un Codice del terzo settore;
- l’istituzione del servizio civile universale;
- la creazione di una Fondazione Italia Sociale.
Terzo settore: che cos’è?
Il testo della legge di riforma del terzo settore chiarisce cosa si intende per terzo settore.
Con il termine terzo settore si intende “il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi".
La riforma del terzo settore ha come obiettivo quello di sostenere l’autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata:
- a perseguire il bene comune;
- ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale;
- a favorire la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona;
- a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa.
Non rientrano invece nella riforma del terzo settore:
- le formazioni e le associazioni politiche;
- i sindacati;
- le associazioni professionali;
- le associazioni di rappresentanza di categorie economiche;
- le fondazioni bancarie.
Riforma terzo settore: quali sono le novità per le organizzazioni no profit?
La Riforma del terzo settore che entrerà in vigore il 3 luglio 2016 prevede anche una serie di modifiche alla disciplina contenuta nel codice cilive e riguardante le associazioni, fondazioni e associazioni no profit che rientrano nell’alveo del terzo settore.
Tra le modifiche più rilevanti, la legge di riforma del terzo settore prevede:
- la revisione e semplificazione del riconoscimento della personalità giuridica;
- la definizione delle informazioni obbligatorie da inserire negli statuti e negli atti costitutivi;
- la previsione di obblighi di trasparenza e di informazione nei bilanci;
- la disciplina del regime di responsabilità limitata degli enti;
- il rispetto dei diritti degli associati;
- la previsione di applicazione delle norme indicate dai titoli V e VI del libro V del codice civile alle associazioni e alle fondazioni che esercitano stabilmente e prevalentemente attività d’impresa.
Riforma terzo settore: cosa cambia?
Adesso che la Legge 6 giugno 2016, n.106 per la riforma del terzo settore è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.140 del 17 giugno 2016, il Governo deve adottare entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o piu’ decreti legislativi in materia di riforma del terzo settore.
Tali decreti dovranno contenere il riordino e la revisione:
- del titolo II del libro primo del codice civile in materia di associazioni, fondazioni ed enti di carattere privato senza scopo di lucro, riconosciute o meno come persone giuridiche;
- della disciplina anche di natura tributaria del terzo settore con la redazione di un codice del Terzo settore;
- della disciplina vigente in materia di attività di volontariato, di promozione sociale e di mutuo soccorso,
- della disciplina dell’impresa sociale;
- della disciplina in materia di servizio civile nazionale.
Verrà altresì istituita la Fondazione Italia sociale che sosterrà mediante l’apporto di risorse finanziarie e di competenze gestionali, la realizzazione e lo sviluppo di interventi da parte di enti del terzo settore quali la produzione di beni e servizi rivolti principalmente ai territori e ai soggetti maggiormente svantaggiati.
Per approfondire i 5 punti principali sulla riforma del terzo settore:
Riforma terzo settore: è legge il riordino delle organizzazioni no profit
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