Rinnovo del contratto del pubblico impiego, il Ministro della PA vuole lo sblocco delle carriere: 700 milioni di euro per valorizzare coloro che hanno acquisito nuove competenze.
Rinnovo del contratto: ci sono novità nel Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, l’accordo quadro che nella giornata di domani - mercoledì 10 marzo - verrà firmato dai sindacati (Cgil, Cisl e UIL) e dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, in vista della riforma del pubblico impiego.
Il nuovo Ministro della Pubblica Amministrazione ha le idee chiare su come riformare la PA in vista dell’arrivo delle risorse del Recovery Fund: serve puntare sul merito, ed è per questo - ad esempio - che verranno pensati dei “concorsi a tempo” per il reclutamento nel pubblico impiego di profili altamente specializzati.
Allo stesso tempo, però, servirà valorizzare il personale già presente nella Pubblica Amministrazione. Ed è per questo che si sta riflettendo su come far sì che il personale che nel frattempo ha incamerato competenze e funzioni ottenga il riconoscimento che merita.
Per farlo si approfitterà dell’occasione offerta dal rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici, per il quale questo sarà l’ultimo anno utile (l’accordo, infatti, sarà valido per il triennio 2019-2021). A tal proposito, grazie al Patto per l’innovazione del lavoro sembra essere arrivata un’ulteriore spinta alla trattativa per il rinnovo: il Ministro Brunetta, infatti, ha deciso di stanziare ulteriori risorse da destinare ai cosiddetti livelli professionali.
Rinnovo del contratto: sblocco dei livelli professionali
Le fasce di livello professionale nella Pubblica Amministrazione sono molto importanti. Le varie fasce, infatti, si differenziano tra loro non solo per il punto di vista economico, ma anche per le responsabilità, i compiti e le mansioni.
Per il dipendente pubblico avanzare da un livello professionale a quello superiore significa progredire di carriera, con l’attribuzione di nuove responsabilità e con il vantaggio di un aumento di stipendio.
A seconda dell’ufficio, e del ministero, di competenza, ci sono varie aree e fasce di livello. Il problema è che dopo anni ci sono dipendenti pubblici che sono fermi ad un determinato livello professionale, con possibilità ridotte di fare carriera. Con il rinnovo del contratto si lavorerà anche su questo fronte: ci saranno, infatti, delle risorse destinate allo sblocco dei livelli professionali.
Rinnovo del contratto dipendenti pubblici: più risorse per la progressione di carriera
Per il rinnovo del contratto del pubblico impiego ci sono a disposizione 3,8 miliardi di euro. Risorse che serviranno per garantire un aumento di stipendio vicino alle tre cifre (considerato al lordo). Ebbene, a questi dovrebbero aggiungersi 700 milioni di euro che dovranno essere destinati allo sblocco dei livelli professionali.
In questo modo, non ci saranno solamente aumenti “a pioggia”: verrà valorizzata l’esperienza e le competenze acquisite in questi anni, con una progressione che andrà anche ad irrobustire le buste paga.
Complessivamente, quindi, dovrebbero salire sopra i 4 miliardi di euro le risorse per il rinnovo del contratto.
Rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici: spazio per lo smart working
Ma le novità per il rinnovo del contratto non si fermano allo sblocco delle carriere dei dipendenti pubblici. Ad esempio, ci dovrà essere spazio per lo smart working, in quanto almeno nel medio periodo non è pensabile un ritorno “in massa” negli uffici pubblici.
Lo smart working andrà definito, anche perché a questo sono collegati anche altri importanti temi, come il diritto al buono pasto o il diritto alla disconnessione.
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