Nasce una nuova alleanza militare tra USA, Regno Unito e Australia per contenere l’espansione della Cina. L’Australia si arma di sottomarini nucleari.
Si è definitivamente spostato l’asse geopolitico. Il centro attorno cui ruoteranno - nei prossimi anni - le politiche estere dei Paesi non si trova più in Medio Oriente ma nell’area dell’Indo-Pacifico. Ed è per questo che è nata la nuova alleanza strategico-militare a tre punte tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia.
Proprio in questi giorni il presidente americano Joe Biden ha annunciato la creazione di una nuova alleanza strategica e di sicurezza con i due Paesi, denominata “Aukus”, che opererà nell’area dell’Indo-Pacifico.
L’obiettivo dell’intesa è quello di una maggiore integrazione delle capacità di difesa e informazione dei partner, dotando inoltre l’Australia di una flotta consistente di sottomarini nucleari.
E se l’Europa non è stata avvisata è la Cina a ribellarsi e definisce l’ultima mossa di Biden un “atto irresponsabile”.
La nuova alleanza USA-UK-Australia contro la Cina
La politica si muove sulla scacchiera della diplomazia e per questo bisogna saper leggere tra le righe le vere intenzioni - ormai non più tanto celate - delle azioni che i Paesi compiono.
E se Joe Biden all’annuncio della nascita dell’accordo trilaterale, durante una videoconferenza con il premier britannico Johnson e quello australiano Scott Morrison, non ha menzionato esplicitamente la Cina, è chiaro che l’alleanza rappresenti un forte segnale nei suoi confronti.
L’alleanza infatti non è altro che il tentativo di contenere l’espansionismo cinese e il suo rapido potenziamento navale. In pochi anni la Cina è riuscita a dotarsi di una flotta militare superiore a quella americana.
La causa americana sarebbe stata sposata dal Regno Unito e l’Australia per motivi affini:
- L’Australia sarebbe rassicurata dall’alleanza di difesa. I suoi rapporti commerciali e politici con la Cina infatti sono sempre più tesi.
- La Gran Bretagna con questa strategia potrebbe ridefinire il proprio ruolo politico a livello internazionale.
La strategia di contenimento ancora una volta è stata mascherata dalla retorica della stabilità: l’alleanza non sarebbe che l’espressione dell’imperativo categorico di assicurare “pace e stabilità” nell’area sul lungo termine.
Un trend, come avrebbe detto lo stesso Biden, già in atto e nel quale “molti partner europei decidono di giocare un ruolo importante nell’Indo-Pacifico”.
La Cina reagisce: “Un atto irresponsabile”
La notizia ovviamente non è stata accolta di buon grado dalla Cina: il governo di Pechino è indignato davanti alla nuova alleanza. Biden, a quanto riporta il Financial Times, non avrebbe informato Xi Jinping dell’accordo trilaterale durante la telefonata che i due leader avrebbero avuto lo scorso lunedì.
Zhao Lijian, portavoce del ministero degli Esteri, ha definito il patto come un gesto “estremamente irresponsabile”, aggiungendo che l’iniziativa colpirebbe anche “gli sforzi di non proliferazione a livello internazionale”.
L’alleanza a tre punte: la strategia degli USA
Il nuovo impegno americano sarebbe un tentativo per rassicurare i propri partner, specialmente dopo la disastrosa scelta di disimpegnarsi dall’Afghanistan. L’alleanza trilaterale che ha come obiettivo il contenimento della Cina sarebbe un intento condiviso da molti Stati, e potrebbe trovare già nuovi sostenitori.
La Cina infatti non è un problema solo «occidentale» ma anche «orientale». Una serie di leggi cinesi repressive starebbero minacciando e limitando lo sviluppo di Taiwan, mentre i rapporti con Hong Kong sono sempre più tesi a causa della lunga contesa, che dura da anni, tra i due Stati per il domini delle isole Senkaku.
L’alleanza a tre punte: gli USA incontrano la NATO asiatica
L’annuncio dell’alleanza USA-Regno Unito-Australia è giunto una settimana prima del vertice che gli Stati Uniti avranno con i leader di India, Giappone e Australia, il cosiddetto Quad, un’altra alleanza che infastidirebbe non poco Pechino, dove se ne parla come di una “Nato asiatica”.
L’Australia, che parteciperà al vertice, intanto avrebbe rassicurato che non intende comunque dotarsi di un arsenale nucleare. L’accordo sulla fornitura di sottomarini a propulsione nucleare rappresenterebbe però un salto di qualità per le ambizioni militari e di difesa del Paese.
Alleanza USA-UK-Australia: l’UE in tutto questo cosa fa?
L’Unione Europea non sarebbe stata informata della nuova alleanza tra USA, Regno Unito e Australia.
Siamo in contatto con i partner per saperne di più e ne dobbiamo discutere con gli Stati membri dell’UE per capirne le implicazioni.
Queste le parole del portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna, Peter Stano. Un cambio di rotta dell’Unione Europea sarebbe plausibile non tanto per un’alleanza strategica di sicurezza quanto per una competizione economica con la Cina, un cambio non così lontano.
La presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha infatti annunciato di voler proporre un bando contro i prodotti fabbricati con il lavoro forzato. Una decisione che avrebbe nel proprio mirino l’obiettivo di ridurre le esportazioni della Cina, dove gli operai lavorano in condizioni pietose.
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