Sarà Alexandre de Rothschild il leader della settima generazione della storica famiglia tedesca, legata doppio nodo al settore bancario. In primo piano ora l’espansione dell’azienda negli Stati Uniti.
Rothschild & Co. ha scelto Alexandre de Rothschild per rimpiazzare il padre in qualità di dirigente della banca d’investimento. Una successione a lungo pianificata, che lascia di fatto il campo alla settima generazione della nota e facoltosa famiglia, a capo di un impero bancario ramificato in tutto il mondo e da molti considerata come vera capostipite del settore bancario internazionale.
Il giovane Rothschild, classe 1980, prende così il posto del padre 75enne David, che il 17 maggio, durante l’assemblea degli azionisti, ufficializzerà il suo nuovo ruolo alla presidenza del consiglio di vigilanza, così come ha annunciato la società in un comunicato martedì. Alexandre sarà nominato presidente esecutivo di Rothschild & Co. Gestion, socio dirigente di Rothschild & Co..
Con questa mossa, i Rothschild danno così avvio alla loro settima generazione. Partita nel lontano 1700, l’avventura finanziaria della famiglia di origini tedesche è certamente la più longeva mai esistita, in grado di approdare, oggi, alla gestione di un patrimonio stimato in oltre 400 miliardi di dollari, con partecipazioni a infiniti gruppi di consulenza patrimoniale, cruciali società minerarie sparse in tutti i continenti e persino aziende vinicole.
Una ricchezza e una pervasività tali che la famiglia si ritrova al centro, da ormai oltre due secoli, di diverse teorie del complotto, molte delle quali la vedono come padrona assoluta della finanza mondiale, e in grado di sconvolgere in ogni momento qualunque assetto geopolitico.
Alexandre, 37 anni, è entrato dieci anni fa nell’azienda familiare per concentrarsi sulla divisione banca commerciale, dopo aver lavorato in altre società finanziarie. Sotto la guida del padre, David, la banca ha cambiato struttura societaria, mettendo insieme le sue unità francesi e britanniche per formare la Paris Orleans SA, una società quotata a Parigi che è stata poi ribattezzata Rothschild & Co. nel 2015. Negli ultimi anni la Rothschild & Co. sta cercando di espandersi negli Stati Uniti.
L’ex presidente David de Rothschild ha evidenziato in un comunicato i 15 anni di esperienza del figlio Alexandre, che ha dimostrato “una profonda conoscenza di tutte le nostre attività e la capacità di costruire relazioni”. Ha poi aggiunto di essere sicuro che tutti quelli che contribuiscono al successo dell’azienda “sono altrettanto felici quanto lo sono io della continuità familiare che subentra a capo dell’azienda”.
Rothschild & Co. è salita del 3,9% stamattina sul mercato parigino, restando esattamente in linea con la crescita dell’azienda da quest’inizio 2018 e portando i guadagni di quest’anno al 5,2%.
Negli ultimi due anni l’azienda ha cercato di espandere la sua presenza nel settore della consulenza negli Stati Uniti, assumendo banchieri senior e aprendo uffici a San Francisco e Chicago. Lo scorso anno in Francia la Rothschild & Co. ha acquisito la banca Martin Maurel, gestore patrimoniale con sede a Marsiglia, per ampliare le sue attività di private banking e di prestito riservato alle famiglie benestanti. Una fusione originata dai rapporti in piedi da tre generazioni tra le famiglie Rothschild e Maurel.
Il neopresidente Alexandre ha dichiarato in un’intervista di volersi concentrare sull’ulteriore espansione negli Stati Uniti, nazione dove storicamente la banca ha sofferto. Non ha poi nascosto la sua attenzione verso aree come il Midwest e la costa occidentale, che hanno un forte potenziale di crescita.
I ricavi da consulenze per clienti su operazioni e finanziamenti sono stati di 1,18 miliardi di euro lo scorso anno, di poco cambiati rispetto all’anno precedente secondo quanto riferito dalla società a marzo. I ricavi del private banking sono invece saliti del 40% grazie all’acquisizione della Martin Maurel.
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