La misura riguarderà piloti e assistenti di volo, lo rivela Bloomberg. I dettagli
Ryanair ha dato avvio a un piano che prevede quasi 1.000 licenziamenti. La notizia, diffusa per primo dal quotidiano Bloomberg, ha fatto il giro del mondo puntando ancora maggior luce sullo stato attuale delle casse societarie.
Il quotidiano statunitense ha avuto accesso a un videomessaggio dell’amministratore delegato della compagnia, Michael O’Leary, che si è rivolto allo staff annunciando con rammarico i tagli in arrivo.
Prime indiscrezioni di stampa, precedenti alla visione del messaggio, avevano preventivato almeno 1.500 licenziamenti, così come avrebbe anticipato a inizio mese lo stesso O’Leary.
Ma l’annuncio del CEO fa ora un riferimento - seppur numericamente generico - a “circa 900 posti in meno”, a cui si aggiungeranno ulteriori tagli. A pesare sulla compagnia e originare la mossa conservativa sono il calo degli utili e i problemi legati al Boeing 737, oltre agli ostacoli originati dalla questione Brexit.
Ryanair: in arrivo 1.000 licenziamenti
Michael O’Leary parla di “tagli inevitabili” nella comunicazione indirizzata allo staff, anticipando che allo stato attuale alla compagnia servono “circa 900 posizioni in meno”.
La misura riguarderà piloti e assistenti di volo, ed è da imputare soprattutto al recente calo degli utili, ai problemi del Boeing 737 Max e alle insidie che hanno a che fare con la Brexit.
La compagnia ha infatti chiuso il trimestre con un risultato netto in calo del 21% a 242,9 milioni di euro, contro i 309,2 milioni dello scorso anno.
La mossa al ribasso secondo la società è legata al calo delle tariffe e all’incremento dei costi, specie quelli del carburante, al +24%.
Ma pesa enormemente anche lo spettro degli incidenti del 737 Max, tanto che il valore economico sottratto alla società dalla questione è stato quantificato in 8,74 dollari per azione, con la compagnia aerea che dopo lo stop alle consegne ha visto ridurre la portata dei suoi veivoli di 104 unità.
I conti non hanno tuttavia cambiato i piani sull’anno, con utili netti ancora nel range 750-950 miloni di euro. A variare sono però i piani di gestione interna del personale, che hanno portato il CEO O’Leary a stimare più di 500 esuberi tra i piloti e almeno 400 tra gli assistenti di volo.
In più - ha aggiunto - per la prossima estate saranno circa 600 le posizioni in meno richieste rispetto quanto messo in conto.
O’Leary ha comunque lasciato aperto uno spiraglio di speranza, parlando di un impegno da parte della compagnia per “ridurre al minimo le perdite di posti di lavoro”; anche se - ha precisato - “sono scelte in parte inevitabili al momento”.
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