Anche se non sono stati rotti i livelli di supporto e resistenza è opportuno modificare la view sul principale indice americano a fronte dell’incertezza che si sta manifestando sui mercati
In un report precedente sull’indice S&P500 hp evidenziato dei livelli di supporto e resistenza e avevo considerato alcuni livelli come buone occasioni d’acquisto.
Sebbene questi livelli non siano stati bucati né a rialzo né a ribasso, è cambiato qualcosa a livello generale.
Nonostante i dati macro dall’America restino in linea con i precedenti provenienti da altri paesi, specialmente quelli emergenti, arrivano segnali sempre più contrastanti e di un rallentamento economico; Banca centrale del Brasile, ad esempio, ha di nuovo rivisto al ribasso le aspettative sul PIL.
Lo S&P500 si trova ancora nel suo range 1900-1990 ma, dopo che non esser riuscito a sfondare la resistenza di 1990, si è riportato in maniera troppo repentina verso il supporto intermedio di 1940 e con ogni probabilità oggi verrà bucato.
Anche se 1940 non è un supporto particolarmente forte, la sua rottura è conferma di un mercato che vuole tornare a testare i minimi e a questo punto bisognerà capire se lo S&P 500 riuscirà a fermarsi sul supporto di 1900 o se anche lui, come stanno facendo molti titoli a livello mondiale, andrà a ritestare il doppio minimo del 24 di Agosto.
Considerando l’incertezza che a questo punto avvolge i mercati è forse più corretto rivedere l’andamento dello S&P500, almeno nel breve termine, orientato al ribasso più che al rialzo indipendentemente dai dati macro che escono.
L’unico catalizzatore che potrebbe dare il cambio di passo all’indice è quello delle trimestrali qualora, quando inizieranno ad essere pubblicate, queste siano superiori alle attese e con prospettive future migliori.
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