Dopo l’accordo dell’Eurogruppo che prevede la possibilità per l’Italia di far ricorso a un MES con condizionalità ridotte, Matteo Salvini si è scagliato contro il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri annunciando una mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Matteo Salvini lo aveva annunciato poche ore prima durante il suo intervento al Senato “se il governo intende firmare anche solo mezzo MES, noi della Lega presenteremo una mozione di sfiducia”.
Quando poi in serata è arrivata la notizia della fumata bianca dell’Eurogruppo, con i quattro punti dell’accordo che prevedono anche la possibilità di un paese di ricorrere al MES con condizionalità molto ridotte, ecco che l’ex ministro non ha perso tempo a definire l’intesa “una Caporetto” per l’Italia.
“ Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c’è il MES - ha attaccato Salvini - una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo una mozione di sfiducia al ministro Gualtieri”.
Salvini contro il MES
Intervenuto poi a Porta a Porta in serata, Matteo Salvini ha spiegato perché l’accordo dell’Eurogruppo sarebbe un errore “nel trattato istitutivo del MES ci sono delle condizioni: io Matteo presto a te Bruno dei soldi, tu me li devi ridare con gli interessi alle condizioni che ti dico io. Poi posso dire che le condizioni sono blande, simpatiche, divertenti, ma intanto ci sono”.
Il segretario del Carroccio adesso si dice convinto che il MES porterà a una patrimoniale, con i 35 miliardi che l’Italia potrebbe ottenere “magari saranno rimborsati tassando i risparmi oppure alzando l’età pensionabile”.
A Matteo Salvini ha poi risposto in maniera indiretta Andrea Orlando del PD “le forze politiche che sbraitano contro il MES fanno finta di non capire che l’attuale versione è senza condizionalità, ma soprattutto che il nostro Paese non sarà tenuto a utilizzarlo”.
Ogni Paese infatti può scegliere se fare ricorso a un MES che inizialmente non prevede condizionalità a patto che i soldi vengano utilizzati per gestire le spese sanitarie per affrontare il coronavirus, mentre finita l’emergenza tornerà il sorvegliamento finanziario anche se Palazzo Tesoro esclude ipotesi di austerità o aggiustamento del deficit.
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