Sciopero Scuola 20 maggio 2016: motivi della protesta e orari delle manifestazioni

Stefano Terranova

19/05/2016

Sciopero Scuola del 20 maggio 2016: insegnanti e studenti manifesteranno insieme in un corteo a Roma. Le scuole resteranno chiuse?

Sciopero Scuola 20 maggio 2016: motivi della protesta e orari delle manifestazioni

Sciopero Scuola: il 20 maggio 2016 in tutta Italia ci saranno delle manifestazioni degli insegnanti e di tutto il personale scolastico per protestare contro alcune novità introdotte dalla Buona Scuola.

Con ogni probabilità tantissimi insegnanti aderiranno allo sciopero Scuola del 20 maggio 2016 e per questo motivo non è garantito il corretto svolgimento delle lezioni.

Anche il personale delle Università prenderà parte allo sciopero generale del 20 maggio. Questi, incroceranno le braccia per protestare contro il blocco del turn-over e per ottenere un cambiamento del meccanismo di valutazione della ricerca scientifica. Questi, inoltre, chiedono maggiori investimenti nel settore della ricerca.

Quindi, venerdì 20 maggio è in programma uno sciopero generale della Scuola, perché i sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS hanno deciso di protestare contro la Buona Scuola, la legge da loro ribattezzata come la “pessima scuola”.

Questa volta le scuole rischiano veramente di restare chiuse, perché i sindacati hanno scelto di unirsi insieme per far sentire la loro voce su alcuni aspetti della legge sulla Buona Scuola, ma non solo. Inoltre, il 20 maggio sarà una giornata molto intensa per Roma, perché oltre alle proteste e alle manifestazioni del personale scolastico, ci sarà anche uno sciopero dei mezzi.

Sciopero Scuola 2016: perché è stato scelto il 20 maggio?

Inizialmente i sindacati Flc Cgil, Cisl, Uil Scuola e Fnal Confsal avevano proclamato uno sciopero generale per il 23 maggio.

Tuttavia, successivamente si sono resi conto che quella data coincide con l’anniversario della strage di Capaci, in cui persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Per questo motivo hanno scelto di anticipare la data dello sciopero della scuola a venerdì 20 maggio. La sorella del giudice Falcone, a tal proposito, si è complimentata con la scelta dei sindacati:

“Ho apprezzato la sensibilità delle rappresentanze sindacali e la loro attenzione ai temi della legalità. Colgo l’occasione per ringraziare le istituzioni, le associazioni e le migliaia di scuole che anche quest’anno si stanno adoperando per la riuscita della giornata a Palermo, così come delle numerose iniziative che coinvolgeranno gli studenti in tutta Italia”.

Sciopero Scuola, 20 maggio 2016: le manifestazioni

La manifestazione più importante verrà allestita a Roma. Infatti, venerdì 20 maggio, ci sarà un corteo unitario che partirà da Porta San Paolo e giungerà fino a Trastevere. Alla manifestazione per lo sciopero della Scuola non prenderanno parte solo gli insegnanti e il personale scolastico, ma anche gli studenti.

Il corteo partirà alle 10:00, mentre dovrebbe terminare intorno alle 14:00. Questo, come abbiamo visto, partirà da Porta San Paolo, per poi muoversi verso Largo Bernardino, via Marnorata, ponte Sublicio, Piazza Porta Portese e infine Trastevere.

Sciopero Scuola del 20 maggio: le motivazioni

Con ogni probabilità, la maggior parte degli istituti resteranno chiusi a causa dello sciopero generale, perché aderiranno alle proteste non solo i dirigenti scolastici e gli insegnanti, ma anche il personale amministrativo e i bidelli. Ma per quale motivo è stato indetto lo sciopero?

I sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS, hanno indetto lo sciopero della Scuola del 20 maggio per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti del lavoro, il precariato e per le pensioni del personale scolastico.

Quindi, una delle motivazioni principali dello sciopero è il mancato rinnovo dei contratti, fermi dal punto di vista economico dal 2009. Considerando il livello di inflazione che c’è stato dal 2009 ad oggi (8,5%) e il ridimensionamento della spesa pubblica per l’utilizzo del personale della scuola (-11%), le retribuzioni hanno portato ad una perdita su base annua pari a 1440€, per un totale di 11.500€.

Per quanto riguarda la legge 107 sulla Buona Scuola, i sindacati si lamentano per l’impostazione autoritaria che questa ha introdotto, che sta creando un clima irrespirabile nelle scuole. Inoltre, la legge 107 ha ignorato completamente la situazione relativa al personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La loro posizione inoltre è stata persino peggiorata dalle varie Leggi di Stabilità che hanno introdotto tagli organici e hanno ridotto la possibilità di sostituire il personale assente.

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# Scuola

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