Scuole chiuse fino a giugno: no al rientro dal comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute. Si concretizza il piano B per la Maturità 2020. La notizia ancora non è stata ufficializzata.
Scuole chiuse fino a giugno. Arriva il “no” secco dal comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute per il rientro.
Gli studenti a questo punto con buona probabilità rientreranno a scuola direttamente a settembre e magari mettendo in campo l’ultima ipotesi conseguente all’accordo sulla sicurezza tra la ministra della PA Fabiana Dadone e i sindacati.
Laddove la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina aveva chiesto un po’ di tempo il no del comitato tecnico-scientifico è arrivato a porre un freno. Infatti da poco è stata annunciata la Fase 2 per l’Italia e non era pensabile che gli studenti potessero rientrare in massa a scuola e affrontare in aule calde e affollate la Maturità 2020 per la quale a questo punto si dovrebbe ripiegare sul piano B del Miur.
Le scuole resteranno chiuse fino a giugno indipendentemente dall’evolversi della situazione epidemiologica e dell’aumento o meno dei contagi, anche se la decisione non è stata ancora ufficializzata.
Scuole chiuse fino a giugno: il comitato tecnico-scientifico dice no al rientro
Scuole chiuse fino a giugno perché è il comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute che ha detto no alla possibilità di rientrare per concludere l’anno scolastico in aula.
La ministra dell’Istruzione Azzolina più volte ha ribadito in queste settimane che la data del rientro a scuola sarebbe stata decisa sempre e comunque tenendo conto del parere del comitato tecnico-scientifico e dunque dell’evolversi della situazione epidemiologica del Paese.
Solo qualche giorno fa è stato approvato il decreto scuola con le novità per terminare l’anno scolastico e per iniziare il prossimo, con due piani ben precisi per la Maturità.
La data spartiacque fissata nel testo è quella del 18 maggio. Il piano A a questo punto verrebbe chiaramente meno. Come riporta il Corriere della Sera il comitato ha risposto no alla riapertura delle aule considerando troppo rischioso far rientrare 8 milioni e mezzo di studenti dai 6 ai 19 anni senza considerare i più piccoli che frequentano nidi e infanzia.
La notizia al momento non è ufficializzata, ma se le indiscrezioni dovessero essere confermate il rientro in aula sarebbe rimandato direttamente a settembre.
Maturità 2020: ecco cosa succede se non si rientra a scuola
Se il no del comitato tecnico-scientifico al rientro in aula entro giugno dovesse essere ufficializzato per la Maturità 2020 si andrà ad attuare il piano B. Ormai sembra comunque che sia questa la strada che seguiranno gli studenti delle quinte classi della scuola secondaria di secondo grado di tutta Italia.
Il piano B si sarebbe attuato, stando al decreto scuola, qualora non si fosse rientrati entro il 18 maggio. Questo scenario è quasi certezza pertanto la Maturità 2020 si comporrà del solo esame orale con una commissione interna e un presidente esterno.
Si fa sempre più viva, al fine di limitare gli spostamenti, l’ipotesi che il colloquio possa avvenire a distanza, online come sta accadendo per la discussione delle tesi di laurea.
Anche l’esame di terza media a questo punto possiamo ipotizzare che si andrà a comporre del solo elaborato preparato dai ragazzi in didattica a distanza e con gli scrutini online.
Intanto per la sicurezza dei ragazzi si pensa a un rientro a settembre in aula una sola volta al mese e a turni. Per maggiori dettagli attendiamo l’ufficialità della decisione.
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