Scuole chiuse in zona rossa e didattica a distanza in arancione con il nuovo decreto Covid approvato dal Consiglio dei Ministri in vigore dal prossimo 7 aprile, ma non sarà così per tutti. Vediamo quali sono le nuove regole.
Scuole chiuse con le regole del nuovo decreto Covid in zona rossa e dad in arancione, dal momento che la zona gialla resta bandita per il prossimo mese.
Il nuovo decreto, che entrerà in vigore il prossimo 7 aprile e lo sarà fino alla fine del mese, introduce nuove regole per le scuole non solo per le zone rosse, dove tuttavia riaprono dopo Pasqua fino alla prima media come precedentemente annunciato, ma anche della zona arancione con un ricorso alla didattica a distanza.
La grande novità è che i presidenti di Regione non avranno più il potere di chiudere le scuole arbitrariamente.
Le disposizioni attualmente in vigore hanno stabilito la chiusura di tutte le scuole in zona rossa a partire dai servizi educativi per l’infanzia, tanto che il governo ha introdotto aiuti per i genitori
con figli in Dad o quarantena, ma un cambio di passo ci sarà con la riapertura dopo le vacanze di Pasqua.
Vediamo allora quando sono chiuse le scuole con il nuovo decreto in zona rossa e arancione e per chi.
Scuole chiuse in zona rossa con le regole del nuovo decreto: ecco quando e per chi
Scuole chiuse in zona rossa con le regole del nuovo decreto, ma non per tutti dal momento che tornano in presenza i bambini di infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado fino al primo anno.
Classi seconde e terze delle medie e le scuole superiori adottano la didattica a distanza al 100 per cento.
Si legge infatti nel comunicato della presidenza del Consiglio dei Ministri che anticipa il testo del nuovo Dpcm:
“Il provvedimento dispone che dal 7 al 30 aprile 2021 sia assicurato inderogabilmente, sull’intero territorio nazionale, lo svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e della scuola dell’infanzia, nonché dell’attività didattica del primo ciclo di istruzione e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. ”
Anche in zona rossa, nonostante per i ragazzi delle seconde e terze classi delle medie e per le superiori le scuole siano chiuse con le regole del nuovo decreto, è prevista l’attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali e per l’utilizzo dei laboratori.
Per quanto riguarda la chiusura delle scuole in zona rossa il decreto Covid vieta che si possa derogare alle regole del medesimo introdotte dal governo con provvedimenti dei presidenti delle Regioni.
Scuole chiuse in zona arancione? Ecco quando è possibile
Con le nuove regole del decreto Covid per le zone arancioni sarà prevista la dad o didattica a distanza tuttavia i presidenti di Regione potranno ancora disporne la chiusura. Ma andiamo per gradi.
Il decreto del governo Draghi stabilisce che le scuole superiori in zona arancione “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte della popolazione studentesca si avvale della didattica a distanza.”
Resta sempre garantita l’attività in presenza:
- per l’uso di laboratori;
- per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Non solo, sebbene i presidenti di Regione non possano intervenire sulla chiusura delle scuole in zona rossa tuttavia resta con il decreto Covid la possibilità di intervenire in zona arancione.
Dispone infatti il decreto, come quello in vigore fino al 6 aprile che anche di altro ordine e grado, che dal 7 aprile al 30 aprile 2021, i Presidenti delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano possono disporre l’applicazione delle misure stabilite per la zona rossa, nonché ulteriori, motivate, misure più restrittive, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 2, comma 1 (quindi per le scuole dall’infanzia al primo anno delle medie in zona rossa):
- nelle province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti;
- nelle aree in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determina alto rischio di diffusività
Resta quindi la possibilità con le regole del nuovo decreto per i presidenti di Regione di chiudere le scuole in zona arancione se si presentano le condizioni che abbiamo sopra indicato, ma lasciando in presenza tutti gli studenti fino alla prima media.
Secondo il nuovo decreto quindi le scuole sono chiuse in zona arancione, a parità delle due condizioni sopra previste, dalla seconda e terza media e per tutti i cinque anni delle superiori con la dad al 100% come in zona rossa.
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