Scuole chiuse nel Lazio da lunedì 15 marzo se la regione entra in zona rossa e fin dai servizi educativi per l’infanzia. Tuttavia anche in zona arancione molti ragazzi potrebbero tornare in Dad.
Scuole chiuse nel Lazio da lunedì, al momento tuttavia non è chiaro se con o senza zona rossa.
Oggi è atteso il nuovo decreto con le restrizioni che andrà a sostituire o integrare il Dpcm del 2 marzo in vigore dal 6 che ha definito anche le regole per le scuole.
Nella giornata di oggi arriverà anche il consueto monitoraggio dell’ISS cui farà seguito l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza con il cambio colore delle regioni da lunedì 15 marzo e il Lazio rischia la zona rossa.
La regione Lazio al momento è in bilico tra la zona arancione e rossa infatti e in tal caso le scuole potrebbero chiudere.
Tuttavia le scuole chiuse nel Lazio da lunedì 15 marzo si potrebbero avere, se si darà seguito alla richiesta dei sindacati, anche senza zona rossa.
Scuole chiuse nel Lazio da lunedì con zona rossa: anche gli asili nido
Le scuole chiuse nel Lazio saranno una certezza da lunedì 15 marzo se la regione entra in zona rossa.
Non solo le superiori e le medie entreranno in Dad ma anche asili nido, materne e scuole elementari saranno chiuse.
L’aumento dei contagi è preoccupante e le nuove regole in arrivo con il decreto in vigore da lunedì 15 marzo potrebbero portare anche la regione Lazio, e altre regioni in Italia, a cambiare colore e passare da giallo a rosso con il doppio salto.
Le scuole saranno pertanto chiuse con la zona rossa e con la Dad per ogni ordine e grado.
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Il Dpcm del 2 marzo in vigore dal 6 ha disposto che in zona rossa chiudano tutte le scuole di ogni ordine e grado fin dai servizi educativi per l’infanzia. Nel Dpcm attualmente in vigore si legge all’articolo 43 che in zona rossa sono chiuse le scuole di ogni ordine e grado e sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia (art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 65). Quindi non solo le scuole materne sono chiuse in zona rossa, ma anche gli asili nido e così succederà se il Lazio dovesse entrare in zona rossa.
Il nuovo decreto in vigore dal 15 marzo prevederebbe delle misure ancora più restrittive con l’entrata in zona rossa con Rt superiore a 1,25 cui si aggiunge anche l’altro criterio dell’incidenza ovvero la presenza di 250 casi ogni 100.000 abitanti.
Questo criterio da una settimana è in vigore per far scattare la chiusura di tutte le scuole anche in zona gialla o arancione su disposizione delle autorità locali.
Una cosa è certa, se il Lazio passa in zona rossa da lunedì tutte le scuole saranno chiuse, fin dagli asili nido. Per le disposizioni in zona arancione occorre invece attendere il nuovo decreto. Ricordiamo tuttavia che anche in regioni attualmente arancioni o gialle tutte le scuole sono state chiuse per ordinanza dei presidenti di Regione.
Scuole chiuse nel Lazio senza zona rossa
Resta l’incertezza ovvero se le scuole possano chiudere nel Lazio anche senza zona rossa. D’altronde, secondo quanto riporta il Corriere, pare che la chiusura delle scuole entro Pasqua erano pronti a chiederla i sindacati.
L’aumento dei contagi, le classi in quarantena e il diffondersi delle varianti in regione rendono la situazione difficile da gestire.
D’altronde non sono poche le scuole superiori nel Lazio già chiuse nonostante l’attuale zona gialla e in particolare a Roma: gli studenti del Vespucci di Casal Bruciato, della Pistelli di Prati, dell’Aristofane di Montesacro, e dell’alberghiero Emilio Sereni sulla Prenestina sono in didattica a distanza al 100% dopo i casi di prof in quarantena e contagi anche tra gli studenti e personale. Queste scuole si aggiungono a quelle che avevano già chiuso per contagi dovuti a varianti e che hanno poi riaperto.
Come riporta sempre il Corriere i contagi sono in aumento e a essere preoccupati sono i presidi:
“Positivi e quarantene in segreteria, nel mio staff, tra gli alunni, tra i professori e molti tra il personale erano assenti anche perché in malattia per il vaccino.”
Queste le parole della preside Patrizia Marini dell’Istituto Sereni che ha chiuso ieri. Il problema a Roma e nel Lazio sono le cattedre scoperte con i troppi docenti in quarantena,
“Ci arrivano segnalazioni di organici giornalmente ridotti del 30% a causa di casi di contagio, di isolamento o per le conseguenze del vaccino.”
Questa la conferma dalla Cisl Scuola.
Insomma con o senza zona rossa le scuole nel Lazio rischiano di chiudere, anche se magari non tutte, per mancanza di prof e aumento dei contagi. Per i dettagli occorre attendere le prossime ore.
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