Conti solidi nel primo semestre per Anima Holding, che registra però un calo della raccolta netta. Il titolo fa -2,8% in borsa
Il primo semestre del 2018 di Anima Holding vede salire quasi tutti gli indicatori principali, a fronte però di un calo della raccolta.
Bene l’utile, attestatosi a 86,5 milioni di euro che significano un +44% rispetto ai 60 milioni di euro dello scorso anno, mentre i ricavi hanno segnato quota 169,5 milioni di euro, in aumento del 42% sui 119,3 milioni di euro dei primi sei mesi del 2017.
Le commissioni nette di gestione fanno registrare 139,7 milioni di euro, vale a dire +35% se confrontati con i 103,6 milioni di euro dell’anno passato.
Migliora la situazione anche sul fronte indebitamento, con i 181,1 milioni di euro registrati al 30 giugno a indicare una diminuzione rispetto ai 276 milioni di euro di fine 2017.
Calo invece della raccolta netta, negativa per 0,4 miliardi di euro per via dei disinvestimenti di un unico soggetto istituzionale. Il totale delle masse gestite nei sei mesi terminati a fine giugno è di 92,6 miliardi di euro: -2% a fronte dei 94,4 miliardi di euro del 2017.
Ma dai vertici sono arrivate rassicurazioni anche per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, con l’Ad Marco Carreri che ha previsto un deciso miglioramento della raccolta in un contesto di crescita in prosecuzione:
“Guardando al secondo semestre, siamo fiduciosi di poter continuare nel percorso di crescita organica e ci aspettiamo dati di raccolta netta positivi ed in miglioramento rispetto al primo semestre anche alla luce degli accordi stipulati negli ultimi mesi e, quindi, non ancora a pieno regime" ha commentato Marco Carreri, amministratore delegato di Anima Holding”.
Il titolo viaggia al ribasso del 2,8% circa sulla scia dei dati, a quota 4,50 euro. Nell’ultima settimana aveva guadagnato l’1,85% mentre nell’ultimo mese aveva complessivamente perso lo 0,39%.
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