Separazione e divorzio: ecco la guida per i commercialisti che svolgono il ruolo di ctu nelle cause di separazione e divorzio e devono stabilire l’assegno di mantenimento.
Separazione e divorzio: quali sono le linee guida che deve seguire il commercialista per stabilire l’assegno di mantenimento?
A questa domanda rispondono le nuove linee guida per i commercialisti elaborate dal Consiglio nazionale di categoria per stabilire l’assegno di mantenimento nell’ambito delle controversie di separazione o divorzio.
Il Consiglio nazionale dei Dottori Commericalisti ed Esperti contabili ha infatti approvato le “Linee guida sulla consulenza tecnica d’ufficio nei procedimenti in materia di rapporti familiari” che i professionisti possono seguire per stabilire correttamente la posizione reddituale e patrimoniale dei coniugi ma compatibilmente anche per le unioni civili.
Separazione e divorzio: che cos’è l’assegno di mantenimento?
L’assegno di mantenimento nell’ambito delle controversie di separazione o divorzio è un provvedimento economico del giudice che consiste nel prevedere in capo ad uno dei due coniugi l’obbligo di versare una somma di denaro, che può essere aggiornata nel tempo, al coniuge economicamente debole o agli eventuali figli nati dal matrimonio.
Il giudice concede l’assegno di mantenimento se sussistono le seguenti condizioni:
- è stata fatta esplicita richiesta di mantenimento nella domanda di separazione;
- non c’è addebito della separazione nei confronti del coniuge beneficiario;
- il coniuge beneficiario non possiede redditi adeguati a conservare il precedente tenore di vita;
- il coniuge obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento deve disporre di mezzi economici idonei.
Per stabilire correttamente l’importo dell’assegno di mantenimento, data la complessità della materia fiscale, il giudice nomina un commercialista quale CTU incaricato di compiere gli accertamenti di natura tecnica nella cause di separazione e divorzio.
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Separazioni e divorzi: cosa prevede la guida dei commercialisti?
Le linee guida recentemente elaborate dal Consiglio nazionale dei commercialisti rappresentano un valido strumento di supporto ai commercialisti che, in veste di CTU del giudice, devono determinare l’an e il quantum dell’assegno di mantenimento nell’ambito delle controversie di separazione o divorzio.
La guida è suddivisa in due parti:
- 1. Accertamento, ricognizione e misurazione della capacità reddituale, dove vengono indicati gli adempimenti necessari quali:
- la documentazione necessaria per l’indagine reddituale;
- le modalità di ricerca,
- le metodologie di verifica per gli accertamenti,
- le indagini bancarie e l’utilizzo del software Serpico
- l’analisi del reddito complessivo e degli oneri deducibili e delle detrazioni di imposta;
- l’accertamento dell’effettivo tenore di vita antecedente alla separazione o divorzio;
- 2. Accertamenti tecnici di natura patrimoniali quali:
- metodologia di accertamento;
- patrimonio immobiliare e mobiliare.
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