Il Servizio Civile Nazionale è un’opportunità di impegno e formazione per tanti giovani. Pur non essendo considerato un vero e proprio lavoro, i volontari che lo svolgono possono usufruire di alcuni diritti, quali quelli relativi ai giorni di permesso.
Il Servizio Civile Nazionale è un’esperienza di formazione e impegno scelta da moltissimi giovani nel nostro paese.
Questa opportunità è offerta ai cittadini, in età compresa tra i 18 e i 28 anni, e offre un periodo di responsabilità, legato all’adesione a un progetto proposto da un ente, in Italia o all’estero.
Tuttavia è bene specificare che il Servizio Civile non è un lavoro, ma un anno dedicato alla formazione e alla crescita individuale. Nonostante ciò i giovani che intraprendono questo percorso hanno, come è chiaro, dei diritti imprescindibili, quali i permessi, di cui è bene essere a conoscenza.
Giorni di ferie fruibili
Il volontario, durante i 12 mesi di servizio, ha a sua disposizione un massimo di 20 giorni di permesso per esigenze personali che corrispondano a gravi e giustificati motivi, quali:
- problemi familiari;
- esami universitari e tesi di laurea;
- licenze matrimoniali.
Questo diritto dà al volontario la possibilità di assentarsi dal servizio per un periodo superiore alle 24 ore e non frazionabile in permessi orari. Non sono da considerarsi, nel computo finale, i giorni festivi ed eventuali festività infrasettimanali.
I permessi straordinari
In aggiunta ai 20 giorni di permesso classici i volontari possono richiedere di usufruire di permessi straordinari che dovranno quindi considerarsi come giorni di servizio prestato e che non dovranno perciò essere recuperati.
In determinati casi, verranno quindi concessi al volontario:
- 1 giorno per ciascuna donazione di sangue (per un massimo di 4 donazioni in un anno per i ragazzi e di 2 donazioni per le ragazze);
- 1 giorno per l’esercizio del diritto di voto per i volontari residenti da 50 a 300 Km di distanza dal luogo di servizio (che può aumentare a 2 giorni per chi risieda oltre 300 Km, 3 giorni per i volontari impegnati in progetti europei e 5 giorni per progetti in paesi extra europei);
- 1 giorno in caso di convocazione a comparire in udienza come testimone;
- un numero di giorni corrispondenti alla durata delle operazioni elettorali, in caso di nomina alla carica di presidente, segretario di seggio, scrutatore e rappresentante di lista, durante le elezioni.
Modalità di richiesta dei permessi
Il permesso va richiesto direttamente all’Ente per cui in servizio viene svolto e viene concesso compatibilmente con le esigenze del progetto a cui si è aderito. Il limite entro il quale è possibile richiedere il permesso all’operatore è, in genere, di 48 ore prima della data di inizio.
Eventuali giorni di permesso non fruiti non sono remunerati e nel caso in cui un volontario ecceda i 20 giorni previsti l’Ente dovrà comunicarlo tempestivamente al’Ufficio per il Servizio Civile Nazionale (USCN), che darà luogo alla diretta esclusione dal progetto.
Inoltre, per i volontari impiegati in progetti in Italia non sono previsti permessi aggiuntivi per i viaggi, ma solo ed esclusivamente per i motivi sopra indicati; mentre per i volontari impiegati in Servizio Civile all’estero sono concessi rispettivamente 2 e 4 giorni di viaggio, a seconda che si tratti di paesi Europei o extra Europei, che vanno ad aggiungersi ai 20 giorni spettanti solitamente.
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