Le sigarette elettroniche fanno male? L’allarme degli Stati Uniti, che ha bandito le e-cig, preoccupa gli amanti dello svapare. Ecco i rischi per la salute e cosa devi sapere.
Le sigarette elettroniche fanno male: l’allarme arriva dagli Stati Uniti, dove il governo americano sta prendendo una serie di provvedimenti per una pratica giudicata pericolosa e tossica al pari del fumo della normale sigaretta con tabacco. Ma sono davvero pericolose?
Svapare tramite la sigaretta elettronica, che ha conosciuto un vero e proprio boom economico al suo debutto in Italia, è una pratica diventa abituale per molte persone ma i rischi per la salute che arrivano da oltre oceano potrebbero mettere in guardia i consumatori che hanno imparato a preferirla al tabacco.
Negli USA sono state vietate prima in Michigan e poi nello Stato di New York su opera del Consiglio per la salute pubblica (con firmatario il governatore Andrew Cuomo) a seguito di ben 6 decessi e centinaia di persone colpite da malattie e difficoltà polmonari. A questi numeri si unisce la questione giovani, con molti minorenni che fanno abituale uso di sigarette elettroniche in America, ma non solo, nella convinzione che tanto “non fa male”.
I dubbi sulle sigarette elettroniche tornano a farsi sentire anche oltreoceano: ecco quali sono gli effettivi rischi e cosa comporta per la nostra salute l’uso delle sigarette elettroniche.
Sigarette elettroniche pericolose: quali sono i rischi
Diversi studi identificano nelle sigarette elettroniche il cosiddetto effetto chiamato “droga ponte”: chi inizia a svapare, magari per la prima volta e in età giovanile, aumenterebbe le proprie possibilità di passare al sigarette con tabacco. Il motivo risiede non solo nelle abitudini, ma anche nella leggera dose di nicotina presente all’interno dei vari liquidi delle e-cig, che comporterebbero una rapida assuefazione e un necessario e sempre verde bisogno della sostanza.
La composizione dei liquidi per lo svapo è inoltre al centro di critiche: la presenza di metalli e il successivo riscaldamento della sostanza, che porta non al vapore, è stata dimostrata come correlata e dannosa per i polmoni (diversi studi l’hanno definita polmonite tossica).
Questa la tesi di chi trova una correlazione tra sigarette elettroniche e patologie polmonari e dell’apparato respiratorio. C’è poi il fattore controllo: le essenze presenti sul mercato, accanto a quelle che ogni giorno vengono aggiunte per accontentare gusti e aromi diversi, arrivano senza controllo e spesso immesse alla vendita direttamente su internet.
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Sigarette elettroniche dannose: cosa fanno i liquidi
Gli allarmi sono diversi e presi molto sul serio negli Stati Uniti, che ha iniziato ad applicare i primi divieti. I pareri degli studiosi sono però discordanti: alcuni sottolineano i rischi delle sigarette elettroniche mentre altri intervengono in difesa delle stesse ricordando i danni ben peggiori del tabacco.
Un recente studio guidato da Joseph Wu, direttore dello Stanford Cardiovascular Institute ha analizzato gli effetti dei liquidi aromatici delle sigarette elettroniche sulle cellule endoteliali umane, generate in laboratorio. I ricercatori hanno osservato l’effetto di sei tra gli aromi più popolari (frutta, tabacco, caramello, vaniglia, cannella e mentolo).
Questi liquidi, che contano una presenza di nicotina abbastanza variabile, hanno riportato nelle cellule in questione alcuni peggioramenti dal punto di vista delle funzioni vitali, con il danneggiamento del DNA e conseguente morte cellulare.
Dalla stessa ricerca è stato evidenziato come non tutti i liquidi danneggiano questo tipo di cellule allo stesso modo: cannella e mentolo sono risultati come gli aromi più pericolosi, persino in assenza di nicotina.
I danni peggiori secondo la ricerca di Wu sarebbero per il cuore, con il progressivo aumento di patologie cardiovascolari per chi fa uso di sigarette elettroniche: scagionata la nicotina, la cui presenza sarebbe non direttamente correlata alle varie possibili malattie.
Sigarette elettroniche: l’opinione dell’OMS
Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità ha espresso la sua preoccupazione riguardo il fenomeno delle sigarette elettroniche.
In particolare l’OMS si concentra sulla necessità di una regolamentazione maggiore, sottolineando che nonostante il contenuto di nicotina inferiore e l’assenza di catrame anche per le e-cig non mancano delle vere e proprie forme di dipendenza.
Nonostante i vari studi scientifici, la questione sigarette elettroniche è ancora aperta: gli studi sono numerosi e da una parte si estende anche la campagna ostile da parte delle società di tabacco, molto spesso colpevole di una vera e propria disinformazione.
Le sigarette elettroniche rappresentano poi un’alternativa al tabacco ma non offrono una vera e propria soluzione per chi prova a smettere di fumare, vero obiettivo dell’OMS. Fumare le sigarette elettroniche fa sicuramente meno male di una classica Marlboro, Camel o Lucky Strike ma il fenomeno è ancora sotto osservazione e le conseguenze a lungo termine sono ancora da determinare con precisione.
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