Le sigarette elettroniche, come il tabacco, non possono essere pubblicizzate in tv e con altri mezzi. Lo ha confermato il Ministero della Salute, ma manca una legge ad hoc.
Le sigarette elettroniche non possono essere pubblicizzate. Niente spot in tv, sui Social e cartelloni pubblicitari, esattamente come per le normali sigarette di tabacco.
La conferma definitiva arriva dal Ministero della Salute che nella decisione è stato coadiuvato dalle associazioni dei consumatori. Nonostante il divieto però, il Ministero ha sottolineato l’esigenza di intervenire il prima possibile con una legge specifica sulla materia, dato che i dubbi a riguardo sono molti, sia da parte dei venditori che dei consumatori.
Il divieto appena stabilito si estende a tutte le tipologie di sigarette elettroniche e liquidi ed anche ai dispositivi scalda tabacco. A tutti questi infatti, pur non essendo propriamente sigarette, va applicata la normativa antifumo.
Niente pubblicità per le sigarette elettroniche: il divieto del Ministero
Dispositivi e liquidi della sigaretta elettronica non possono in alcun modo essere pubblicizzati. Così il Ministero della Salute scioglie ogni dubbio in merito, dopo mesi di incertezza. Il vero problema, infatti, è che la normativa vigente è piuttosto generica e confusionaria sui dispositivi elettronici, tanto che il Ministero ha invitato il Parlamento ad intervenire con una legge ad hoc.
Adesso tutte le campagne pubblicitarie sulle sigarette elettroniche dovranno essere rimosse, su Internet, in televisione e quelle cartacee sugli autobus e le metropolitane.
Lo stesso vale anche per i nuovi prodotti del tabacco, ovvero le sigarette a tabacco riscaldato. Per questa ragione Ferrari e Ducati non potranno più avvalersi della Mission Winnon - azienda leader nella produzione di sigarette elettroniche e dispositivi di riscaldamento del tabacco - come sponsor ufficiale, come si evince dalla circolare del Ministero della Salute. In modo analogo tempo fa era stato vietato dagli influencer di Instagram di postare foto dove fumano e sponsorizzano lo svapo.
Nella stessa circolare viene ribadito che, ai fini del divieto, la pubblicità su internet è parificata a tutti gli altri mezzi, come qualsiasi altro prodotto che possa promuovere e incitare a fumare. Sulla questione si era espresso di recente - il 5 novembre 2019 - il tribunale di Roma, il quale aveva ordinato di eliminare tutte le campagne pubblicitarie diffuse nelle stazioni metro e sugli mezzi pubblici della Capitale.
Le zone d’ombra sulle sigarette elettroniche, quindi, sono tutt’altro che risolte, restano da chiarire i dubbi sulla salute e i luoghi in cui è possibile fumare.
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