Sono ancora disponibili le risorse per gli investimenti nella transizione digitale ed ecologica delle PMI a vocazione internazionale. Simest ha posticipato al 31 maggio 2022 la chiusura del Fondo 394.
Attraverso una delibera del proprio Comitato Agevolazioni, Simest, ha prorogato al 31 maggio 2022 gli aiuti di Stato a sostegno dell’export italiano. Le agevolazioni disponibili sono le seguenti:
- Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI esportatrici;
- Simest E-Commerce;
- Simest Fiere.
Tra le varie agevolazioni disponibili, il bando «Transizione Digitale ed Ecologica delle PMI Esportatrici», risulta il più interessante. Simest eroga finanziamenti a tasso agevolato con una quota a fondo perduto fino al 25% (40% della domanda per le imprese del Mezzogiorno).
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Vediamo nel dettaglio in cosa consiste la misura di finanza agevolata a sostegno dell’export.
Simest Transizione Digitale: la misura più interessante del secondo semestre 2021
Inizialmente Simest aveva previsto come data di presentazione delle domande il periodo 28 ottobre 2021 - 3 dicembre 2021, mettendo a disposizione risorse per 1,2 miliardi di euro. Tuttavia, visto un residuo delle risorse disponibili pari a 360 milioni di euro, ha valutato di mantenere aperto il portale fino a fine maggio 2022.
In poco più di un mese sono state richieste risorse da parte delle PMI italiane per un totale di 840 milioni di euro, suddivisi come segue:
- 440 milioni per la Transizione Digitale;
- 230 milioni per la misura dedicata agli E-commerce;
- 170 milioni per le fiere internazionali.
L’agevolazione a sostegno della transizione digitale ha riscosso un discreto successo da parte delle PMI italiane proprio per il suo utilizzo, particolarmente strategico considerando il momento storico e la necessità di ammodernarsi da parte delle imprese.
Simest Transizione Digitale: le caratteristiche dell’agevolazione
L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato comprendente un contributo a fondo perduto. Tale fondo perduto è pari al 40% della domanda presentata per le imprese aventi almeno una sede operativa nel Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), 25% per il resto del territorio nazionale.
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La domanda massima presentabile è di 300.000€ ed è volta a finanziare gli investimenti riguardanti la transizione digitale, la transizione ecologica e l’internazionalizzazione.
Spese ammissibili per la Transizione Digitale:
- Spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0;
- Integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali e dei modelli organizzativi e gestionali;
- Investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali;
- Consulenze in ambito digitale (es. digital manager);
- Disaster recovery e business continuity;
- Blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
Spese ammissibili per la sostenibilità e l’internazionalizzazione:
- Spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (efficientamento energetico, idrico, mitigazione impianti climatici);
- Spese per internazionalizzazione (es. investimenti in singole strutture commerciali in paesi esteri, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali per eventi internazionali);
- Spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento;
I contributi a fondo perduto vengono erogati attraverso il «Quadro Temporaneo degli Aiuti di Stato». Non gravano dunque nel plafond degli aiuti de Minimis.
Simest Transizione Digitale: requisiti per la presentazione della domanda
I requisiti necessari per la presentazione della domanda sono i seguenti: lo status di PMI da parte dell’impresa richiedente e una quota di fatturato estero almeno pari al 10% nell’ultimo bilancio depositato.
È inoltre richieste una suddivisione delle spese ammissibili che prevede almeno un 50% degli investimenti in transizione digitale. Tale quota non può essere inferiore al valore segnalato. Le spese di questa natura possono rappresentare anche la totalità della domanda presentata a Simest.
Si ricorda inoltre che gli investimenti devono essere sostenuti successivamente alla delibera di finanziamento da parte dell’organo deliberante di Simest. Di conseguenza non è possibile farsi finanziare voci di spesa il cui costo è già stato sostenuto.
Come presentare domanda per accedere all’agevolazione
La domanda deve essere presentata attraverso il portale dedicato messo a disposizione di Simest. Le aziende interessate possono presentare una sola richiesta di agevolazione. È quindi necessario valutare quale delle tre linee messe a disposizione dal Fondo 394 risulti più strategica da parte dell’impresa.
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