Smart working: confermata la proroga della procedura semplificata di accesso al lavoro agile per la PA in Consiglio dei Ministri, ma con delle novità. Possibile ulteriore proroga in arrivo anche per i privati.
Smart working: confermata la proroga della procedura semplificata per la Pubblica Amministrazione in Consiglio dei Ministri, ma con delle novità.
La proroga dello smart working per la PA è stata inserita nel decreto Proroghe che ha ottenuto il via libera del CdM. La proroga dello smart working per i dipendenti pubblici potrebbe arrivare fino alla definizione delle regole per il lavoro agile con il rinnovo del contratto (si dovrebbe concludere a fine settembre) e comunque non oltre la fine dell’anno, sebbene ancora non sia chiaro nel dettaglio.
Lo smart working semplificato, anche se prorogato per la PA, subirebbe comunque delle modifiche rispetto alle regole ora in vigore fino al 30 aprile.
Per i dipendenti privati lo smart working, senza accordo tra le parti a monte, è stato già prorogato fino al 31 luglio 2021 con decreto Riaperture, ma si pensa anche in questo caso di portarlo al 30 settembre come emerso nell’incontro di martedì tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e i sindacati.
Smart working: proroga in arrivo per la PA
Per lo smart working arriva la proroga della procedura semplificata fino al 30 settembre o fino a fine anno per la PA vale a dire per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
Lo smart working semplificato per la PA entra nel prossimo decreto con le proroghe di primavera senza quindi l’accordo preventivo tra le parti. Resterebbero le regole attualmente in vigore, ma la novità sta nel fatto che il nuovo testo prevederebbe una modifica della soglia del 50% di ricorso al lavoro agile per le pubbliche amministrazioni, che verrebbe di fatto eliminata. Viene anche eliminato il limite del 60% di ricorso al lavoro agile nel caso di adozione dei POLA (Piani Organizzativi del Lavoro Agile), e abbassata dal 30% al 15% la soglia in casi di mancata adozione degli stessi.
L’impostazione della nuova proroga al 30 settembre dello smart working nella PA con l’eliminazione della soglia minima non sarebbe prevista per disincentivare le amministrazioni pubbliche a usare il lavoro agile, ma a dar loro maggiore libertà di manovra nell’organizzazione dello stesso al fine comunque di assicurare che "l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini ed imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza” come si leggerebbe nella bozza secondo Adnkronos.
Smart working: verso la proroga al 30 settembre anche per i dipendenti privati?
Si fa sempre più concreta la possibilità di prorogare al 30 settembre anche lo smart working semplificato per i dipendenti privati.
La proroga è stata fissata da poco al 31 luglio, data prevista a oggi per la fine dello stato di emergenza, ma il 30 settembre è il nuovo termine emerso nell’incontro di martedì tra il ministro del Lavoro Andrea Orlando e i sindacati.
Il ministro avrebbe puntato sulla data del 30 settembre, laddove i sindacati chiedevano di arrivare fino alla fine dell’anno.
La riunione è nata per discutere le questioni critiche relative allo smart working, e il governo guarderebbe ad accordi quadro per la negoziazione e strumenti di incentivazione.
“Il ritorno alla disciplina ordinaria dovrà avvenire riflettendo su punti di forza e di debolezza che sono emersi durante questo lungo periodo di sperimentazione di lavoro agile emergenziale.”
Queste le parole del ministro durante la riunione che ha aggiunto:
“In vista della definizione di una normativa post emergenza, o comunque di un suo superamento, credo sia utile riflettere su come si ’plana’ sul ritorno alla normalità.”
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