Il valore di mercato delle grandi società fintech ha toccato i 1.000 miliardi di dollari nel 2020, superando quello delle banche d’investimento più importanti del mondo.
La crescita dei pagamenti digitali e dell’e-commerce avvenuta soprattutto grazie alla spinta dalla pandemia è testimoniata dal valore di mercato delle grandi società fintech, che ha superato quello delle banche più grandi del mondo.
Anche se a confronto i loro bilanci restano molto inferiori, le Big Fintech stanno volando, eclissando la capitalizzazione di mercato degli storici istituti finanziari.
Società fintech valgono più delle banche tradizionali
Oggi Square, PayPal, Mastercard e Visa insieme valgono complessivamente 1,07 trilioni di dollari, mentre le 6 grandi banche JP Morgan, Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, Morgan Stanley e Goldman Sachs valgono meno di 900 miliardi di dollari in totale.
Il 2020 è stato un anno particolarmente fortunato per i colossi della tecnofinanza: in tempi di pandemia e lockdown i titoli tech sono stati premiati. Pensiamo che l’ETF ETFMG Prime Mobile Payments (IPAY), che tiene traccia delle azioni delle società di pagamenti mobile, è cresciuto di quasi il 10% quest’anno mentre il fondo ETF Financial Select Sector SPDR (XLF) è sceso di quasi il 20% nello stesso periodo.
Il boom di PayPal e Square
Mentre si registrava una crescita dei ricavi a due cifre per PayPal e Square nel secondo trimestre, le banche si sono ritrovate sotto pressione nel tentativo di sostenere i mercati travolti dalla crisi.
Due settimane fa la capitalizzazione di mercato della società di pagamenti elettronici fondata da Jack Dorsey ha superato Goldman Sachs per la prima volta. Due mesi prima PayPal aveva superato Bank of America, la seconda banca più grande degli Stati Uniti, per market cap. Questo sorpasso ha significato che il colosso dei pagamenti digitali valeva più di ogni banca americana tranne JP Morgan Chase.
C’è una corsa agli armamenti nella finanza digitale, con le società tradizionali che devono fare i conti con infrastrutture e margini operativi da aggiornare, mentre le aziende native digitali non hanno questi problemi, quindi possono fornire servizi a costi inferiori. Penso che alcuni istituti storici rimarranno nel passato, ha commentato l’analista di JMP Securities Devin Ryan a CNBC.
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