Solar Jet: il primo carburante solare sviluppato da un progetto europeo.

Carmine Zaccaro

29 Aprile 2014 - 19:58

L’Ue finanzia un progetto che sfrutta la combinazione di acqua, luce del sole e Co2 per creare un combustibile pulito

Solar Jet: il primo carburante solare sviluppato da un progetto europeo.

Sfruttare il gas serra per produrre carburante. Non è una idea strampalata, né tantomeno una idea folle ma un progetto finanziato dall’Europa, con lo scopo di produrre un carburante pulito sfruttando la combinazione di tre elementi presenti in natura: acqua, luce solare e Co2, il temuto responsabile dell’effetto serra.

Il progetto di ricerca si chiama «solar-jet», è stato avviato a partire dal 2011 e finanziato con circa 2,2 milioni di fondi del Settimo programma quadro per la ricerca. Il programma di sviluppo appartiene ad un ampio progetto in cui è impegnata l’Europa, con la partecipazione di istituti universitari e la loro collaborazione con colossi industriali, tra cui figurano Shell e Lufthansa.

Lo sviluppo del progetto di ricerca pare a buon punto, i ricercatori infatti sono riusciti a realizzare la catena di produzione di cherosene rinnovabile la cui base è la luce come principale fonte di energia ad alta temperatura. Fino ad ora è stato realizzato, in fase sperimentale, un bicchiere di carboturbo attraverso delle simulazioni all’interno di un laboratorio, e con l’utilizzo di luce solare simulata. Sebbene in fase del tutto sperimentale, tuttavia i risultati e i dati ottenuti fanno sperare ad uno sviluppo positivo della ricerca, questa da quanto emerge da un comunicato rilasciato dalla Commissione Ue, è la stessa commissaria Ue per la Ricerca, Maire Geoghegan-Quinn a dichiarare che grazie a «questa tecnologia […] un giorno potremmo produrre carburante pulito e in abbondanza per aerei, automobili e altri mezzi di trasporto, contribuendo anche a trasformare il Co2, uno dei principali gas responsabili del riscaldamento globale, in una risorsa utile».

Senza entrare nel merito troppo scientifico, è possibile capire in cosa consiste il processo di realizzazione di questo innovativo carburante. La prima fase del progetto ha utilizzato una luce concentrata, simulando la solare, utilizzata per la conversione dell’anidride carbonica e l’acqua in synigas (un gas di sintesi), operazioni avvenute all’interno di un reattore solare composto da ossidi metallici, resistente ad alte temperature, realizzato dal Politecnico di Zurigo. Il gas di sintesi – synigas – una miscela di idrogeno e monossido di carbonio), è stato convertito in cherosene dalla Shell con il processo Fischer-Tropsch, un processo utilizzato dal colosso industriale per creare combustibile a partire da miscele gassose (il processo chimico, ad oggi è certificato e testato ed già utilizzato per la creazione di carburante).

La sfida per realizzare un carburante alternativo attraverso risorse rinnovabili è aperta, dobbiamo solo attendere che il processo di creazione sia tecnologicamente valido e che in futuro possa eventualmente diventare competitivo per il prezzo.

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