L’ultimo sondaggio sulle elezioni amministrative a Roma, posticipate ora a ottobre, vedono in testa Virginia Raggi che però al ballottaggio perderebbe contro Roberto Gualtieri o Carlo Calenda. Male Andrea Abodi mentre per Vittorio Sgarbi ci potrebbe essere un exploit.
Elezioni Roma 2021: Virginia Raggi sarebbe in testa stando all’ultimo sondaggio di Izi pubblicato in data 4 marzo dal quotidiano Domani, ma per accedere al ballottaggio la lotta appare essere molto serrata.
C’è poi da considerare lo slittamento delle elezioni amministrative, con il Consiglio dei Ministri che a causa dell’emergenza Covid anche quest’anno ha optato per spostare il voto in autunno, con la data più probabile che è quella del 10 e 11 ottobre.
Al momento appare difficile anche capire chi saranno i candidati di queste elezioni amministrative a Roma e da chi saranno sostenuti, ma questo sondaggio rende l’idea di come sarà comunque molto equilibrata questa corsa per il Campidoglio.
Sondaggi elezioni Roma: Raggi in testa, ma il PD vince al ballottaggio
Stando al sondaggio di Izi, Virginia Raggi (24,5%) sarebbe al momento la più votata in vista delle elezioni a Roma, seguita da Roberto Gualtieri (15,9%) possibile candidato del PD e da Andrea Abodi (15,5%), da tempo dato in pole per il centrodestra.
Pienamente in corsa per un posto al ballottaggio sarebbe Carlo Calenda (15,2%), che dovrebbe andare per conto proprio staccato dal centrosinistra, mentre sarebbe ottimo il risultato attestato a Vittorio Sgarbi (7,3%).
Il sondaggio poi ha preso in considerazione tutti gli eventuali scenari del ballottaggio con questi candidati in campo. Le buone notizie qui sono tutte per Roberto Gualtieri, che sarebbe vincente contro qualsiasi sfidante.
Fonte Domani
Carlo Calenda invece vincerebbe contro Virginia Raggi, con la sindaca favorita in caso di un testa a testa con Andrea Abodi che, in qualsiasi degli scenari presi in considerazione da Izi, uscirebbe sconfitto dal ballottaggio.
Resta però ancora tutto capire chi saranno realmente i candidati alle elezioni a Roma, con lo slittamento a ottobre che darà ai partiti ulteriori mesi di tempo per chiarire le idee e definire al meglio le eventuali alleanze.
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