Sorpresa Svizzera: la Banca Nazionale alza i tassi dopo 15 anni

Violetta Silvestri

16/06/2022

Prosegue la strategia aggressiva contro l’inflazione delle banche centrali e nazionali: in una mossa inattesa, la Svizzera ha alzato il tasso di riferimento dopo 15 anni. Franco svizzero in corsa.

Sorpresa Svizzera: la Banca Nazionale alza i tassi dopo 15 anni

La Banca Nentrale Svizzera ha alzato i tassi di interesse per la prima volta in 15 anni, nel tentativo di contrastare le pressioni inflazionistiche sull’economia.

Unendosi alla strategia globale della stretta monetaria, anche i responsabili politici svizzeri guidati dal presidente Thomas Jordan hanno alzato le loro previsioni sull’inflazione e hanno affermato che potrebbero essere necessarie ulteriori misure.

L’apprezzamento del franco dopo l’annuncio lo ha messo sulla buona strada per il suo più grande rally da gennaio 2015.

La banca svizzera sorprende e alta i tassi: i motivi

I tassi di interesse in Svizzera salgono, anche se restano comunque in territorio negativo, sulla scia dello sforzo di lunga data della Banca Nazionale Svizzera per mantenere il controllo dell’apprezzamento della valuta.

Nel dettaglio, la BNS ha annunciato che il suo tasso di riferimento passa da -0,75% a -0,25%.

“L’inasprimento della politica monetaria mira a prevenire una più ampia diffusione dell’inflazione di beni e servizi in Svizzera. Non si può escludere che nel prossimo futuro saranno necessari ulteriori aumenti del tasso ufficiale della BNS”, ha affermato la banca in una nota.

“Se anche la banca centrale svizzera aumenta sorprendentemente di mezzo punto, è chiaro che gli investitori immaginano che l’inasprimento delle banche centrali sia ancora molto violento. C’è ben poco di cui rallegrarsi,” ha commentato Giuseppe Sersale, stratega e portfolio manager di Anthilia.

L’inflazione ha toccato il 2,9% in Svizzera a maggio. La BNS ha affermato che, senza l’aumento dei tassi di interesse di oggi, le previsioni indicavano un ulteriore balzo significativo dei prezzi nei prossimi mesi.

Sono cambiate, infatti, le prospettive di inflazione, che la BNS vede ora al 2,8% quest’anno, all’1,9% nel 2023 e all’1,6% nel 2024. Valori notevolmente superiori rispetto a marzo, quando prevedeva il 2,1% quest’anno e lo 0,9% nel 2023 e nel 2024.

La banca ha affermato che le stime economiche generali per la Svizzera sono rimaste positive. Prevede una bassa disoccupazione e un aumento del 2,5% del prodotto interno lordo quest’anno. È improbabile che la guerra in Ucraina e la crisi energetica globale abbiano un impatto significativo.

Franco svizzero in rally: sarà parità con l’euro?

Il franco svizzero è salito di oltre il 2% rispetto all’euro dopo che la Banca nazionale svizzera ha aumentato inaspettatamente i tassi di 50 punti base, riportando al centro il suo ritorno alla parità.

La coppia euro-franco svizzero è scesa di più dall’esito del referendum sulla Brexit nel giugno 2016. Mentre si scrive, la il tasso EUR/CHF scambia a 1,0203, con un calo dell’1,68%.

“Nel prossimo trimestre, prevediamo che l’euro-franco testerà la parità poiché la Banca Nazionale Svizzera continua ad aumentare i tassi in linea con le aspettative del mercato poiché mira a un franco reale più forte, ha affermato Simon Harvey, analista valutario di Monex Europe Ltd. “La BNS punta ufficiosamente a un tasso del franco corretto per l’inflazione più forte (tasso di cambio reale) al fine di ridurre il livello dell’inflazione importata.”

Il presidente della BNS Thomas Jordan ha affermato che la banca centrale sarebbe disposta a vendere valuta estera se il franco dovesse indebolirsi e acquistare valuta estera in caso di eccessivo apprezzamento della valuta.

La BNS ha precedentemente consentito alla valuta di rafforzarsi, il che ha contribuito a scongiurare alcune pressioni inflazionistiche.

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