Il Ministro della Salute è intervenuto per fare chiarezza sull’attuale situazione. Saranno settimane difficili, ma grazie ai vaccini la situazione migliorerà presto.
Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato un’intervista a Repubblica facendo il punto della situazione riguardo a quanto sta succedendo sul fronte Covid. Il Ministro ha parlato di vaccini, facendo delle importanti previsioni su quando la campagna vaccinazioni potrà decollare e su quando - soprattutto - ne cominceremo a vedere gli effetti.
Con l’occasione, Speranza ha parlato anche della nuova stretta che il Governo Draghi ha dovuto attuare per limitare la diffusione del Covid. Restrizioni “necessarie”, poiché in questa situazione è importante mantenere “la linea della prudenza”. Quanto successo in queste ore, d’altronde, conferma che questo Governo non è più aperturista rispetto a quello precedente.
A tal proposito, Speranza ha spiegato che non si tratta di essere “rigoristi o aperturisti”, ma solo “realisti”. I problemi ci sono e non possono essere sottovalutati, specialmente per quanto riguarda la varianti con quella inglese “che è ormai prevalente del nostro Paese”.
Per questo motivo, era necessario adottare “misure adeguate, capaci di piegare la curva”. E non è stato “difficile far passare questa linea nel Governo”; d’altronde, “il primato del diritto alla salute è l’asse che guida tutto l’Esecutivo”.
Covid, situazione d’allerta: anche le Regioni ne sono consapevoli
Secondo Speranza, il motivo per cui le Regioni questa volta non hanno mosso polemiche rispetto ai provvedimenti di chiusura è che c’è una consapevolezza diffusa del quadro epidemiologico. Non è un caso, infatti, che nei giorni scorsi molti Governatori regionali abbiano adottato restrizioni a livello locale:
Quando i numeri sono così netti, quando sale la pressione sugli ospedali c’è poco da fare. Non si tratta di un giudizio politico, nessuno si diverte a chiudere. La variante inglese circola tra il 35 e il 40% più velocemente del ceppo originario.
Cambiare i criteri con cui vengono definiti i colori delle regioni era necessario proprio per questo; “lo scenario precedente teneva su il vecchio ceppo, mentre quello nuovo no”. Le attuali restrizioni, con 42 milioni di persone in zona rossa, consentiranno - come ritengono gli esperti - di “rimettere la curva sotto controllo nonostante la presenza delle varianti, ma serviranno alcune settimane per vederne gli effetti” ed è per questo che la Pasqua sarà blindata.
Speranza: “Ecco quando la situazione migliorerà”
Tuttavia, rispetto all’autunno scorso l’Italia può contare sulla campagna vaccinazioni. “Ogni dose somministrata rappresenta un passo verso l’uscita dalla crisi”, ha dichiarato Speranza, il quale ci tiene a spegnere le polemiche rispetto al vaccino Astrazeneca ribadendo che “tutti i vaccini sono sicuri”.
Per il miglioramento della situazione bisognerà attendere “la metà della primavera”, quindi tra aprile e maggio. Applicando “misure più rigorose” e nel contempo aumentando “il numero dei vaccinati”, nella metà della primavera avremo numeri in miglioramento.
“Le prossime settimane non saranno affatto facili”, ha detto Speranza, “ma finalmente possiamo guardare con fiducia al futuro prossimo” in quanto i numeri raggiunti dalla campagna vaccinazioni cominciano ad essere importanti. Negli ultimi tre giorni in media sono state 200 mila le dosi somministrate giornalmente, ma l’obiettivo è di crescere ancora così da fare in modo che “i risultati si possano vedere presto”.
Nell’ultimo periodo, quindi, c’è stata un’accelerazione della campagna vaccinazione, anche perché alla fine del mese “arriverà una quantità consistente di dosi”. L’Italia dovrà farsi trovare pronta e in questi giorni si sta lavorando per “rafforzare ulteriormente la capacità di somministrare”. Ed è anche per questo che - ha rassicurato Speranza - “sono in dirittura di arrivo le intese con pediatri, odontoiatri e specialisti ambulatoriali” affinché questi vengano coinvolti a pieno nella campagna vaccinale non appena avremo un maggior numero di dosi a disposizione.
Ma servirà pazienza e responsabilità: almeno fino a Pasqua sarà necessaria la linea del rigore, perché per il miglioramento della situazione ci sarà da attendere ancora qualche settimana.
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