Stellantis: ecco cosa accadrà con SRT

Andrea Senatore

22/02/2021

Nei giorni scorsi si era parlato di addio di SRT con Stellantis: ecco come stanno realmente le cose

Stellantis: ecco cosa accadrà con SRT

Aveva fatto molto rumore nei giorni scorsi la voce secondo cui Stellantis avrebbe detto stop alla divisione ad alte prestazioni SRT. In realtà però le cose non stanno proprio così. Infatti il nuovo gruppo guidato dall’amministratore delegato Carlos Tavares ha precisato che SRT non sparirà.

SRT non sparirà ma sarà esteso a tutti i marchi di Stellantis

Essa infatti semplicemente non sarà più una divisione individuale come è accaduto fino ad ora ma lavorerà universalmente all’interno del gruppo. Ciò significa che aiuterà tutti i marchi del conglomerato Stellantis, supportando marchi come Peugeot, Citroën, Abarth, Opel o Lancia nei rispettivi team di ingegneri.

Mopar Insiders ha assicurato che da Stellantis hanno confermato che «tutti gli elementi fondamentali del team di ingegneri delle prestazioni SRT sono stati integrati nell’organizzazione di ingegneria globale dell’azienda».

Questo non vuol dire che i prodotti SRT di Dodge scompariranno o che smetterà di funzionare per RAM e Jeep. Ma che non si concentrerà più solo su di loro e servirà da supporto anche per altri marchi del gruppo.

Quello che invece sembra essere gravemente a rischio è il futuro dei motori V8 dell’azienda con più di 800 cavalli. La divisione sportiva nasce alla fine degli anni ottanta con l’obiettivo di rendere le vetture Chrysler più sportive. Dopo essere entrata a far parte della Fiat, ha acquisito il rango di marchio, un’azienda che ha lanciato macchine spettacolari come la Dodge Viper.

Stellantis diventerà il quarto gruppo automobilistico più grande per veicoli venduti in tutto il mondo e il terzo più grande per volume di affari dopo Toyota e Volkswagen. Il nuovo conglomerato sarà guidato da Carlos Tavares, fino ad ora CEO di PSA Group e con una lunga storia nel settore automobilistico.

Proprio lui è stato l’artefice della rinascita di Opel ed è stato la chiave della fusione con il gruppo FCA. Si spera ovviamente che gli stessi ottimi risultati possano essere raggiunti anche con marchi quali Alfa Romeo, Lancia e Maserati.

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