Stellantis è in trattative con la statale Guanzhou Automobile Group per ottenere la maggioranza della joint venture che gestisce il marchio Jeep in Cina.
La nuova strategia aziendale di Stellantis punterebbe ad ampliare la sua influenza in Cina e per farlo la società nata dalla fusione tra FCA e PSA starebbe pensando di prendere il controllo della joint venture con Guanzhou Automobile Group che gestisce il marchio Jeep.
Secondo quanto diffuso da Bloomberg, dietro la decisione ci sarebbe il parziale utilizzo della fabbrica Stellantis nel paese.
La trattativa di Stellantis per Jeep
Le fonti di Bloomberg, che hanno chiesto di restare anonime, raccontano di una difficoltà riscontrata dalla joint venture tra Stellantis e il suo partner statale, Guanzhou Automobile Group, impegnata a diffondere in Cina il marchio Jeep.
La joint venture ha consegnato nel 2020 circa 44 mila veicoli, risultato considerato deludente per i vertici, in quanto rappresenta il 45% in meno dell’anno precedente. Questi numeri hanno spinto Stellantis a chiudere una delle due fabbriche della joint venture nel paese, concentrando tutta la produzione in quella di Changsha.
I manager di Stellantis hanno dunque deciso di aprire una trattativa con GA finalizzata all’aumento della sua quota in una joint venture che attualmente prevede la divisione equa del capitale al 50% per entrambe.
Se la trattativa andasse a buon fine, Stellantis potrebbe così avere ’mano libera’ in uno dei maggiori mercati di auto al mondo.
La legislazione da poco approvata in Cina, infatti, permetterebbe ad una società che possiede la maggioranza di poter decidere direttamente sulle operazioni a partire dal 2022.
Si ferma la produzione in Italia e Spagna
Nel frattempo, il permanere della crisi da microchip sta portando allo stop della produzione negli stabilimenti di Stellantis e questa volta le fabbriche interessate sono quelle di Cassino e di Vigo in Spagna.
Ieri la produzione dei modelli Alfa Romeo di Cassino è stata fermata proprio per mancanza di semiconduttori, secondo stop nell’impianto in poche settimane.
Lo stabilimento di Cassino aveva già smesso la produzione della Giulietta e pertanto il ritmo di lavorazione era già a livelli ridotti, con un turno di lavoro giornaliero, il ricorso agli ammortizzatori sociali e la chiusura dello stabilimento per almeno un terzo dei giorni lavorativi ogni mese.
Una svolta dovrebbe arrivare alla fine del 2021 con il debutto del Maserati Grecale, anche se la partenza potrebbe vedere un ritmo lento sempre a causa dei problemi con le forniture.
Stessi problemi in Spagna, dove il gruppo Stellantis ha informato i suoi dipendenti nell’impianto di Vigo della sua decisione di sospendere temporaneamente il turno di fine settimana della produzione di furgoni e minivan, sempre a causa di problemi con gli approvvigionamenti, che già colpisce il 70% delle fabbriche automobilistiche spagnole.
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