Mean reversion, ovvero ritorno dei prezzi verso i valori medi dopo un boom eccezionale. Impariamo a conoscere la strategia più in dettaglio
Ci sono fasi del mercato in cui certi strumenti finanziari mettono in atto sorprendenti movimenti direzionali, quasi in linea retta, che li portano a spingersi fino a zone molto importanti del prezzo (livelli di supporto e resistenza chiavi). Tali boom dei prezzi sono, però, quasi sempre un “fulmine a ciel sereno”, ovvero si tratta di eccessi del mercato in una direzione che verosimilmente finiranno per dissolversi fino al ritorno sui valori medi. Tale fenomeno prende il nome di “mean reversion”, che può diventare un’interessante strategia di trading per sfruttare le probabili inversioni della tendenza a seguito di rally esagerati sul mercato.
Per comprendere meglio questi concetti andiamo a vedere un esempio pratico, che chiarirà sicuramente qualsiasi eventuale dubbio. Il grafico mostrato in basso si riferisce al tasso di cambio GBP/JPY, ovvero la sterlina britannica sullo yen giapponese, time frame “daily”. Si può notare la formazione di un trend emergente rialzista a partire da inizio ottobre 2011, che a un certo punto esplode nei prezzi e nella volatilità. Il rally, favorito dalla pubblicazione di specifiche notizie rilevanti da un punto di vista macroeconomico, diventa un movimento di climax, quando in una sola sessione il prezzo passa da poco più di 122 a 127,30.
Un boom eccezionale, che però ha visto tutti i grandi compratori attivi in quel momento sul mercato terminare gli acquisti sul cross sterlina/yen, favorendo il ritorno dei venditori. A quel punto ecco che prende forma uno spike, un movimento di esaurimento del trend. Nella fattispecie si forma il pattern spike & ledge. Il breakout ribassista della congestione attiverà la pressione degli Orsi, riportando i prezzi fino al punto di partenza del precedente bullish trend.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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