Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha firmato il decreto che mette a bando più di 14 mila posti per la specializzazione sul sostegno. Date e requisiti.
In arrivo 14.224 posti disponibili per le specializzazioni sul sostegno per l’anno accademico 2018/2019. Lo prevede il decreto firmato da Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che intende garantire un servizio migliore agli studenti con disabilità.
I test per accedere al TFA sostegno si terranno in due giornate:
- il 15 aprile, per la Scuola dell’infanzia e la Scuola primaria;
- il 16 aprile, per la Scuola secondaria di I grado e la Scuola secondaria di II grado.
Si tratta solamente della prima tranche, in quanto, data la necessità di insegnanti di sostegno, il Ministro Bussetti ha dichiarato di voler specializzare nei prossimi 2 anni 40.000 nuovi insegnanti. Lo scopo è risolvere l’annoso problema della carenza di insegnanti di sostegno e mettere al centro del sistema scolastico i problemi degli studenti disabili.
Test di accesso al TFA sostegno: le prove
Le prove di accesso e le modalità del loro espletamento sono disciplinate dai bandi di ciascun Ateneo interessato. I test di accesso per la specializzazione sul sostegno consistono in tre prove:
- un test preliminare;
- una o più prove scritte ovvero pratiche;
- una prova orale.
Le date fissate per lo svolgimento dei test preliminari sono le stesse per tutti gli indirizzi di specializzazione per il sostegno; precisamente:
- la mattina del 15 aprile 2019 per la Scuola dell’infanzia;
- il pomeriggio del 15 aprile 2019 per la Scuola primaria;
- la mattina del 16 aprile 2019 per la Scuola secondaria di I grado;
- il pomeriggio del 16 aprile 2019 per la Scuola secondaria di II grado.
Come prepararsi per il test di accesso?
Il test di accesso alla specializzazione per il sostegno verterà sulle normative scolastiche vigenti, sulla psicologia applicata all’insegnamento e sulle metodologie e tecnologie inclusive. Pertanto gli aspiranti insegnanti di sostegno devono ripassare le materie seguenti:
- la normativa scolastica ed il sistema nazionale di istruzione e formazione professionale;
- la valutazione e il SNV;
- il Dlgs 62/17;
- i profili professionali nell’istituzione scolastica;
- la psicologia dell’età evolutiva;
- i processi cognitivi e di apprendimento;
- la normativa sull’inclusione.
Gli aspiranti possono approfondire queste materie autonomamente oppure avvalersi dei numerosi corsi online per il superamento della prova preselettiva TFA sostegno.
I requisiti di accesso
I requisiti per accedere alla prova preselettiva sono differenziati in base al tipo di Scuola per il quale si concorre, così come disposto dal Miur dal decreto dell’8 febbraio 2019.
Per la Scuola d’infanzia e la Scuola primaria i requisiti (alternativi tra loro) sono:
- la laurea in Scienze della formazione primaria;
- il diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e il diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali;
- un titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia, ai sensi della normativa vigente.
Per la Scuola secondaria di I e II grado i requisiti (alternativi tra loro) sono:
- l’abilitazione;
- il diploma di laurea + 24 CFU in disciplini antropologiche, psicologiche, pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche;
- laurea + 3 anni di servizio nel corso degli 8 anni scolastici precedenti, anche non successive, valutabili come tali ai sensi dell’articolo Il, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, su posto comune o di sostegno, presso le istituzioni del sistema educativo di istruzione e formazione.
Si può essere ammessi in un Ateneo diverso da quello in cui si è svolta la prova?
Secondo l’articolo 4, comma 5 del DM 92/2019, è possibile integrare le graduatorie dei candidati ammessi ai corsi specializzazione e, quindi, essere ammessi in un Ateneo diverso da quello in cui si è svolto il test di accesso.
L’integrazione avviene in due ipotesi:
- quando le graduatorie risultano essere composte da un numero di candidati inferiori rispetto ai posti messi a disposizione dal bando;
- da soggetti collocati in posizione non utile nelle graduatorie di altri Atenei.
Chi vuole accedere alla graduatoria di un altro Ateneo, deve in ogni caso:
- aver superato la prova di accesso, anche se in una posizione non utile;
- farne specifica richiesta.
Per consultare i posti disponibili in ogni Ateo si allega la tabella elaborata dal Miur.
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