TFA Sostegno, prove rinviate e uscita bandi sospesa: cosa sta succedendo?

Simone Micocci

20 Marzo 2017 - 09:43

TFA III Ciclo Sostegno: il MIUR invita le Università a sospendere l’uscita dei bandi a causa di un rinvio delle date per le prove pre-selettive. Possibile un nuovo aumento di posti?

TFA Sostegno, prove rinviate e uscita bandi sospesa: cosa sta succedendo?

TFA Sostegno: a pochi giorni dalla pubblicazione del calendario delle prove preselettive, il MIUR ha deciso di spostare le date dei test preliminari invitando gli Atenei a sospendere la pubblicazione dei bandi.

Il TFA Sostegno, quindi, non è ancora iniziato ma già è caos.

Alla notizia che i bandi per il TFA Sostegno, ultima possibilità per i docenti di abilitarsi al sostegno con le vecchie regole, molti insegnanti si sono preoccupati temendo per una cancellazione definitiva del Tirocinio Formativo attivo. Al momento non c’è da preoccuparsi perché sembra che la pubblicazione dei bandi sia stata rinviata solamente per permettere al MIUR di trovare delle nuove date per le prove pre-selettive, poiché quelle indicate nell’ultima circolare del Ministero coincidono con le prove suppletive del Concorso Scuola.

Inoltre, in questo momento sembra che al vaglio del MIUR ci sia l’ipotesi di effettuare una nuovo aumento dei posti poiché come rilevato da Sinistra Italiana nel corso di un’interrogazione parlamentare non c’è correlazione tra numero di posti e il fabbisogno delle scuole.

Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo sul fronte del TFA Sostegno provando a fare chiarezza su quando saranno pubblicati i bandi di concorso.

TFA Sostegno: prove preselettive rinviate su richiesta dell’Anief

Tutti gli insegnanti, purché già abilitati, hanno diritto ad iscriversi al TFA Sostegno, ecco perché secondo l’ANIEF (Associazione sindacale professionale) le date scelte dal MIUR per i test pre-selettivi vanno rinviate.

Infatti, le date indicate dal MIUR, 19 e 20 aprile 2017, coincidono con quelle di alcune prove suppletive del concorso a cattedra 2016. In tal caso i docenti interessati avrebbero dovuto scegliere quale prova sostenere, pur avendo diritto a partecipare ad entrambe.

Il Ministero dell’Istruzione sembra essersi accorto dell’errore fatto e per questo ha deciso di accogliere la richiesta dei sindacati rinviando le date per i test preliminari all’accesso dei corsi di specializzazione per il sostegno, come comunicato in una nota inviata ai Rettori delle Università coinvolte e al Cineca.

A tal proposito il MIUR ha invitato le Università a sospendere la pubblicazione dei bandi per il TFA Sostegno fino a quando non verranno stabilite delle nuove date.

Probabilmente il nuovo calendario verrà pubblicato a breve e le date saranno rinviate solo di pochi giorni poiché bisogna rispettare le scadenze del TFA III ciclo per il sostegno che dovrà terminare entro marzo 2018.

TFA Sostegno: il problema della distribuzione dei posti

Ma quello delle date non è l’unico problema che il MIUR si trova ad affrontare in queste ore; infatti, nel corso di un’interrogazione parlamentare Sinistra Italiana ha rilevato un problema riguardante il numero di posti. Nel dettaglio, come rilevato dalla senatrice Alessia Petraglia di Sinistra Italiana, prima firmataria dell’interrogazione parlamentare, i circa 10 mila posti messi a disposizione con il TFA III Ciclo per il sostegno non sono sufficienti per garantire il livello essenziale delle prestazioni.

Affinché ciò avvenga bisognerebbe eguagliare l’organico di diritto a quello di fatto, mettendo a disposizione circa 30.000 posti. Una cifra irraggiungibile dal MIUR, anche perché difficilmente il MEF darebbe parere positivo vista la situazione delle casse statali.

Un altro problema legato ai posti è quello riguardante la distribuzione tra le varie Regioni. Il sindacato CISL ha riscontrato uno squilibrio nella ripartizione dei posti, perché ad esempio in Lombardia ci sono 1.270 posti disponibili, mentre nel confinante Veneto solo 280. Per non parlare poi dei 370 corsi attivabili in Molise in confronto ai 240 posti per la Sardegna e dei 200 per il Piemonte.

A tal proposito il sindacato ha chiesto al MIUR di apportare delle modifiche alla ripartizione dei posti rendendola più equa per le varie Regioni; per sapere se questa richiesta verrà accolta dovremo avere ancora un po’ di pazienza, fino a quando il Ministero non pubblicherà una nuova nota con la quale farà chiarezza su questi aspetti e, si spera, indicherà delle nuove date per le prove preselettive.

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