TIM rilancia la sua iniziativa, mentre il Centro Studi TIM, con il Censis, ha presentato il “Rapporto sulla trasformazione digitale dell’Italia”.
Forte del successo ottenuto dall’iniziativa nel corso del 2020, TIM ha rilanciato il progetto “Operazione Risorgimento Digitale” nel corso di una conferenza che vedeva la presenza di Luigi Gubitosi, AD di TIM, e di Salvatore Rossi, Presidente di TIM. Un’iniziativa di estremo valore che è stata ideata dal Gruppo per fornire a tutti i cittadini italiani le capacità per sfruttare le potenzialità di Internet. L’azienda ha investito molto in termini di infrastrutture per chiudere il prima possibile il Digital Divide e i risultati sono quelli sperati, con la Puglia che sarà la prima regione italiana ad azzerare il divario digitale, e con Milano, dove il 5G è già una realtà più che concreta.
TIM vuole però assicurarsi che queste innovazioni sia accessibili e utilizzabili da tutti i cittadini ed è proprio questo il fine principale di “Operazione Risorgimento Digitale”. “Che senso avrebbe dare un libro a una persona che non sa leggere?”, si chiede l’AD di TIM, Luigi Gubitosi.
TIM, il Centro Studi presenta un rapporto elaborato con il Censis
Il Centro Studi TIM ha presentato, in collaborazione con il Censis, il “Rapporto sulla trasformazione digitale dell’Italia”, uno studio che spiega come l’Italia e i suoi cittadini abbiano cambiato passo in seguito all’avvento della pandemia in termini di digitalizzazione. La fotografia scattata dallo studio del DESI (Digital Economy and Society Index) prima della pandemia, vedeva l’Italia perdere una posizione nella classifica 2020 dell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società, collocandosi all’ultimo posto nell’UE per quanto riguarda la dimensione del capitale umano. Il nuovo studio targato TIM-Censis dice che l’Italia ha cambiato passo nel corso della pandemia di Covid-19. Di seguito i dati principali:
- il 75% della popolazione adulta durante il lockdown ha utilizzato Internet con regolarità e ha acquisito consapevolezza digitale;
- 43 milioni di persone in contatto attraverso i servizi di videochiamata;
- 8,7 milioni di cittadini hanno utilizzato servizi digitali della PA per la prima volta;
- 9 italiani su 10 hanno potuto continuare a svolgere le attività a distanza grazie alla connessione Internet fissa;
- 61% degli italiani ritiene di continuare ad utilizzare quotidianamente la rete.
Per TIM è necessario accrescere le competenze del capitale umano
In questo contesto, TIM non vuole fermarsi e vuole proseguire con “Operazione Risorgimento Digitale”, un’iniziativa che era nata come progetto itinerante con professionisti dislocati sul territorio italiano allo scopo di condividere e insegnare le principali nozioni digitali ai cittadini. Il progetto è poi cambiato per via della pandemia e ora presenta numerosi corsi digitali.
L’obiettivo di “Operazione Risorgimento Digitale” è quello di far “rimontare” il Paese nella speciale classifica europea del DESI e, per raggiungerlo, TIM ha pensato di rinnovare l’iniziativa nel format, con piattaforme, webinar gratuiti e livelli di apprendimento certificati per assicurare su scala nazionale la massima diffusione delle conoscenze per l’uso degli strumenti digitali.
Le novità del progetto targato TIM sono state presentate alla presenza di Luigi Gubitosi, AD di TIM, e di Salvatore Rossi, Presidente di TIM. L’iniziativa ha visto inoltre la presenza dei CEO delle aziende partner e i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori che supportano il progetto, tra le quali si possono citare Accenture, Adobe, Artur D. Little, BCG (Boston Consulting Group), Cisco, Dell, Engineering, Ericsson, Generation (Mckinsey), Google, Hewlett Packard Enterprise, Huawei, Lenovo, Manpower, Nokia, NTT DATA, Oppo, PWC (PricewaterhouseCoopers), Qualcomm, Reply, Samsung, SAP, SWG, Xiaomi, ZTE oltre a INWIT e Olivetti.
TIM presenta i muovi percorsi formativi
TIM rafforza il proprio impegno e presenta le prime 50 classi della scuola di Internet aperta a tutti i cittadini. Un ampio programma formativo e dedicato a persone di ogni età con lezioni gratuite sui principali temi della rivoluzione digitale: sicurezza informatica, home banking, e-commerce, utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico, Spid e PagoPA sono solo alcuni dei temi al centro delle prime lezioni avviate.
Uno dei percorsi formativi pensati da TIM è quello relativo ai “Consumatori digitali, consapevoli e sicuri” avviato in collaborazione con le Associazioni Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori e U.Di.Con., con webinar e contenuti gratuiti rivolti a cittadini e consumatori.
TIM ha inoltre rivolto una particolare attenzione al tema immigrazione, con l’app Mygrants, la prima applicazione capace di fornire supporto diretto agli immigrati per far conoscere le normative nel nostro Paese e in Europa, oltre a percorsi formativi utili al mercato occupazionale italiano. Tra le proposte, il nuovo corso di WeSchool, “Nuovi Docenti Digitali”, ideato da TIM per aiutare i docenti della scuola secondaria a utilizzare la didattica integrata con le scuole aperte. Per le imprese, invece, TIM ha creato un percorso certificato da docenti universitari per accelerare l’acquisizione delle competenze digitali dei lavoratori, basato sul framework DigiComp 2.1.
Ultimo, ma certamente non ultimo per importanza, TIM non si è scordata ovviamente di accompagnare il percorso di trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione; per questo settore sarà disponibile un percorso di e-learning in 4 moduli dedicato ai dipendenti pubblici, con contenuti disponibili anche al personale amministrativo delle scuole e delle ASL.
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