I Talebani hanno annunciato quello che sarà il nuovo governo dell’Afghanistan: chi ne fa parte, qual è il ruolo delle donne e quali Paesi potrebbero riconoscerlo.
I Talebani hanno annunciato il nuovo governo dell’Afghanistan, tornato di nuovo sotto il controllo degli studenti coranici al termine di una guerra-lampo contro l’esercito regolare che li ha visti rimpossessarsi di Kabul quasi senza colpo ferire.
Ora che anche i militari statunitensi hanno completato la loro evacuazione dall’Afghanistan, con un giorno d’anticipo rispetto la scadenza concordata del 31 agosto, gli islamisti hanno impiegato pochi giorni a sciogliere ogni riserva sul nuovo governo.
Come previsto i Talebani hanno scelto di affidarsi a una doppia guida, un leader supremo religioso e uno politico, ricalcando un po’ quello che è l’attuale assetto dell’Iran.
Non ci sono invece ruoli di primo piano assegnati alle donne, mentre resta da capire quali Paesi potrebbero riconoscere il governo allacciando rapporti diplomatici ed economici.
Afghanistan: il governo dei Talebani
Ad annunciare chi farà parte del nuovo governo dell’Afghanistan è stato Zabihullah Mujahid, il portavoce dei Talebani. Haibatullah Akhundzada è così la nuova guida suprema religiosa, una sorta di autorità morale e ideologica.
Questo sceicco da tempo è la guida dei Talebani, ma sarà affiancato anche da una massima autorità politica: Mullah Muhammad Hassan, che svolgerà il compito di primo ministro.
Abdul Ghani Baradar, storico braccio destro del Mullah Omar morto nel 2013, sarà vice primo ministro mentre Sirajuddin Haqqani , figlio di Jalaluddin uno dei principali protagonisti della guerra contro l’allora URSS e ricercato dall’FBI in relazione a un attentato del 2008 a Kabul, è stato scelto come ministro degli Interni.
Mohammad Yaqoob, figlio del Mullah Omar, è stato indicato come ministro della Difesa, mentre Amir Khan Muttaqi già uno dei protagonisti degli accordi di Doha, sarà il ministro degli Esteri.
Sotto i due leader religiosi e politici dovrebbe nascere un Consiglio dei Mullah, mentre la capitale politica dove sarà di stanza il Governo dovrebbe restare sempre Kabul, mentre la guida religiosa e il Consiglio dei Mullah potrebbero invece avere sede nella città di Kandahar.
Per quanto riguarda le donne, i Talebani fin da subito avevano specificato che con loro al potere non ci sarebbero stati ministri di sesso femminile: al massimo potranno lavorare nei palazzi ministeriali.
Chi riconoscerà il nuovo Afghanistan?
Nel tentativo di superare l’umiliazione subita in Afghanistan, l’Occidente sta cercando di capire in che modo si dovrà rapportare con i Talebani. L’Unione Europea così sta pensando di aprire una sorta di propria ambasciata a Kabul, con compiti però legati soprattutto alle questioni umanitarie.
Chi invece da tempo sta facendo da tramite con gli islamisti è il Qatar, un Paese che nei prossimi mesi potrebbe giocare un ruolo fondamentale per le relazioni tra gli Stati Uniti e l’Afghanistan.
Intervistato da La Repubblica, il portavoce dei Talebani ha dichiarato che “la Cina è il nostro partner principale e rappresenta per noi una fondamentale e straordinaria opportunità poiché è disponibile a investire e ricostruire il nostro Paese”.
Il portavoce ha aggiunto che anche con la Russia “continuiamo a mantenere ottime relazioni”, auspicando poi che l’Italia “possa riconoscere il nostro governo islamico”, eventualità questa che resta assai improbabile.
Un riconoscimento del nuovo governo non è stato escluso invece dal Regno Unito, mentre sono di lunga data i rapporti con il Pakistan anche se c’è da capire come Islamabad reagirà a questo nuovo attivismo internazionale dei Talebani.
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