Cambia la legge sulle targhe estere: più controlli e restrizioni per i residenti in Italia, multe più salate fino alla confisca dell’auto. Leasing e noleggio con compagnie estere sono ammessi.
Si può circolare in Italia su auto con targhe estere? La nuova norma introduce alcune novità sulla questione, lasciando comunque uno spazio di manovra per chi continuerà a scegliere le auto con una targa diversa da quella italiana, e quindi immatricolate all’estero. Nel dettaglio, la nuova legge inserita nel decreto Sicurezza prevede il divieto assoluto di circolare sulle strade italiane con auto non immatricolate in Italia, pena restrizioni e sanzioni più severe.
Finora i residenti in Italia potevano utilizzare auto di proprietà immatricolate all’estero, una scelta da furbetti, poiché lo Stato non può inviare multe e non può riscuotere il bollo fuori dai confini nazionali; il fenomeno dell’esterovestizione è diventato negli anni molto diffuso: i professionisti trasferivano in modo fittizio all’estero le sedi legali delle proprie società a cui intestare l’auto con regimi fiscali vantaggiosi, ma continuavano ad operare prevalentemente sul territorio italiano con targhe straniere.
Fortemente voluto dal ministro Toninelli, il giro di vite è stato confermato all’interno del Dl Sicurezza e prevede importanti limitazioni e sanzioni più rigide per tutti coloro che risiedono in Italia e vengono fermati a guidare un’auto immatricolata all’estero. La multa amministrativa arriva a 712 euro e viene sequestrato il mezzo. Esistono però delle vie totalmente legali che potrebbero incoraggiare un fenomeno simile a quello dell’esterovestizione.
La nuova legge, infatti, rischia di non fermare tutte le auto straniere ma anzi di spingere gli automobilisti in una nuova maglia larga legislativa, grazie a cui si potrà ancora circolare con auto non immatricolate in Italia ma prese in leasing o a noleggio presso player e società che hanno sede all’estero. Vediamo quindi chi può circolare e chi no con la nuova legge sulle targhe estere.
Targhe estere, novità 2019: stop alla circolazione
Un giro di vite per tutti i furbetti residenti in Italia che circolavano con auto immatricolate all’estero. Dal 2019, infatti, chi è residente in Italia da almeno 60 giorni e circola su un’auto straniera sarà multato con una sanzione amministrativa da 712 euro e con il ritiro dell’auto, anche alla prima notifica di infrazione.
Dopo la multa, per riavere il proprio veicolo bisogna effettuare l’immatricolazione in Italia. La messa in regola del mezzo dovrà avvenire entro 180 giorni, durante i quali il veicolo sarà tenuto in deposito. Al termine dei 6 mesi, se l’auto non viene immatricolata in Italia, il mezzo viene confiscato.
Questo limita fortemente i professionisti con auto intestata all’azienda con sede all’estero, i neo-residenti in Italia che non hanno ancora immatricolato alla Motorizzazione civile la loro auto, e i residenti che circolano su auto intestata a parenti non residenti in Italia.
Targhe estere, chi può circolare?
Con l’entrata in vigore della nuova legge potranno continuare a circolare con la targa estera:
- Gli automobilisti con auto presa in leasing o a noleggio - a lungo o breve termine - con contratto stipulato con agenzie e operatori esteri che non hanno sedi in Italia.
I contratti sono legittimi, garantiti dal diritto comunitario, e non è prevista alcuna reimmatricolazione per facilitare la notificazione di multe e la riscossione del bollo, considerato anche che spesso si tratta di automobili tassabili col Superbollo.
L’illecito scatterà per il semplice fatto di essere stati colti a guidare un’automobile con targa estera pur essendo residenti in Italia da almeno 60 giorni. Questo quindi crea situazioni border line nei casi in cui il guidatore è al volante di un’auto straniera presa occasionalmente in prestito o nei casi in cui è alla guida dell’auto di un’altro proprietario.
Targhe estere, sì a leasing e noleggio
L’obiettivo della legge era quello di limitare la circolazione di auto straniere in Italia, poiché all’estero lo Stato non può riscuotere tasse come il bollo e il Superbollo, e non può inviare sanzioni pecuniarie. In pratica, chi circola con auto a targa estera, è immune alle multe e può permettersi di circolare con un’auto potente senza dover pagare fior di quattrini.
Rispetto all’obiettivo, la reale portata della legge è più limitata. Infatti, con questa sicuramente si mettono in regola tutti i cittadini italiani che circolano su auto straniere di proprietà o appartenenti a famigliari all’estero, ma vengono legittimati tanti automobilisti a scegliere le targhe estere per convenienza.
La nuova norma tampona la situazione ma dà l’assist a forme di noleggio e leasing con compagnie estere, un danno non solo per il fisco italiano ma anche per gli operatori di settore italiani.
Con la nuova legge, diminuiscono le auto con targa estera dei privati, ma aumentano quelle prese a leasing da società che si trovano subito oltre i confini nazionali: per gli intestatari del contratto rimane una scelta conveniente, ma lo Stato continuerebbe a non intascare multe e tasse.
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