Un grande numero di organizzazioni è vittima dell’economia digitale, ma la tecnologia consente di disegnare nuovi scenari di business e di mercato.
Perché creiamo tecnologie? Qualcuno potrebbe dire che nascono per distruggere ciò che ci circonda, ma in realtà l’uomo è da sempre naturalmente incline a pensare e creare soluzioni che migliorino la propria esistenza, garantendo il progresso e aumentando la capacità relazionale.
Dalla ruota all’elettricità, dal telefono alla stampa, dalla televisione a internet: tutte tecnologie che oggi fanno parte del nostro quotidiano, ma che all’epoca della loro invenzione hanno radicalmente cambiato il rispettivo settore.
Oggi stiamo vivendo un momento storico in cui ogni aspetto delle nostre vite si sta digitalizzando, creando enormi opportunità per le industrie più tradizionali che, se vogliono sopravvivere, devono essere disposte a evolvere al passo con il mercato.
Come? Agendo come organizzazioni esponenziali e, quindi, facendo leva sulle tecnologie esponenziali per reagire prontamente alle sfide di oggi.
Quali sono le tecnologie emergenti protagoniste del prossimo futuro?
L’epoca storica in cui ci troviamo si caratterizza per i costanti “aggiornamenti di sistema” del mercato, che ne rendono complessa la comprensione. Conoscere e maneggiare opportunamente le tecnologie emergenti è la strada per stare sempre un passo avanti ai competitor e riuscire a comprendere quali sono le tecnologie che possono abilitare lo sfruttamento delle nuove opportunità:
- Blockchain. Tra le tecnologie più rivoluzionarie dell’ultimo secolo c’è la Blockchain. Grazie a un database distribuito, disintermedia e rende le transazioni crittografate, gli atti e i processi certificati, trasparenti, a prova di manomissione e immutabili nel tempo. Per questo può supportare le aziende nella gestione della supply chain, nella tutela del diritto d’autore o nell’erogazione di servizi pubblici al cittadino.
- Artificial Intelligence (AI). Gli algoritmi di machine learning sono capaci di analizzare i big data, di comprenderne le correlazioni e di proporre previsioni e/o automazioni. Pertanto, l’intelligenza artificiale ha un impatto importante su tutti i processi decisionali di un’azienda. Gli ultimi sviluppi nel campo della AI abilitano forme di ragionamento e valutazione simili a quelle del cervello umano, motivo per cui diversi ricercatori hanno iniziato a utilizzare la nomenclatura d’intelligenza aumentata.
- Tecnologie Immersive (Virtual & Augmented Reality)
Secondo Gartner Group, nel 2022 il 70% delle aziende sperimenteranno le tecnologie immersive nei processi relativi ai clienti e in quelli interni all’organizzazione, sfruttandole per creare esperienze memorabili per il mercato e per gli employee. Queste tecnologie permettono di simulare scenari o aumentare la realtà circostante per migliorare il modo di lavorare, condividere esperienze anche quando si è fisicamente a distanza, mostrare prodotti in showroom virtuali o creare nuove formule d’intrattenimento.
- Internet of Things (IoT). L’IoT sfrutta le potenzialità dei sensori e il 5G per connettere e far interagire device e sistemi, rendendo città, organizzazioni, luoghi e processi di lavoro più smart in quanto interconnessi in maniera intelligente con appositi sensori e algoritmi d’intelligenza artificiale.
- 3D Printing. La stampa 3D, nota anche come fabbricazione additiva, è esattamente l’opposto del sistema tradizionale di produzione degli oggetti. Invece di lavorare o «sottrarre» materiale per dare forma a un oggetto, come uno scultore quando elimina l’argilla, la stampa 3D crea mediante sovrapposizione di strati. Presto si parlerà di Industria 4.0 e Additive Manufacturing: avremo processi manifatturieri e di prototipazione senza nessun vincolo legato alle forme e riducendo a zero gli scarti. L’intera supply chain sarà ottimizzata diminuendo sensibilmente i costi di produzione e manodopera, impattando drasticamente su quelli di trasporto e abilitando un livello di personalizzazione prima inaccessibile.
- Droni e robotica. Queste tecnologie stanno avendo una crescita davvero esponenziale perché, tra le altre cose, permettono di ottimizzare la logistica, monitorare e gestire grandi spazi (terreni e proprietà) e raccogliere dati e informazioni che prima non era possibile raccogliere. Basti pensare che negli Stati Uniti Savioke sta sviluppando diverse soluzioni di robot per ospitalità, la logistica e l’assistenza sanitaria, mentre Amazon sta sperimentando la consegna dei pacchi con i droni.
Tecnologie esponenziali = Organizzazioni Esponenziali
Secondo Salim Ismail, “una organizzazione esponenziale (o ExO) è un’organizzazione il cui impatto (o output) risulta essere notevolmente superiore -almeno 10 volte- rispetto ai suoi competitor, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie in accelerazione.” Sono quelle organizzazioni che intercettano e sfruttano le opportunità della Digital Economy, che nascono e si sviluppano sulle tecnologie informatiche, dematerializzando ciò che prima era di natura fisica e trasportandolo nel mondo digitale e on demand.
Cosa c’entrano con le tecnologie esponenziali? Peter Diamandis e Steven Kotler sostengono che le tecnologie emergenti genereranno un’abbondanza di opportunità e le ExO sono le uniche organizzazioni strutturalmente idonee a intercettarle.
Tecnologia ma non solo
Le tecnologie sono senz’altro un traino importante dell’innovazione e della trasformazione digitale in azienda, ma non sono l’unica variabile in gioco. Innanzitutto, non bisogna trascurare l’aspetto culturale: avviare un progetto di trasformazione digitale in azienda vuol dire mettere in discussione tutto quanto è stato fatto fino a quel momento senza pregiudizi.
L’imprenditore e i consulenti che accompagnano la transizione devono mettere nero su bianco i processi e il modello di business attuale e proiettarli nel futuro considerando le opportunità che l’innovazione mette a disposizione.
Da un punto di vista più tecnico, invece, avviare un percorso di trasformazione digitale vuol dire innovare i processi operativi esistenti evolvendo il sistema operativo aziendale (ovvero le persone e l’organizzazione) e focalizzandosi sulla customer experience con l’obiettivo di sviluppare nuovi modelli di business.
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