L’Europa si sta già preparando alla terza ondata del Covid: dall’Italia fino al Regno Unito e alla Germania, il Vecchio Continente è pronto a una nuova serie di lockdown e misure restrittive anche per non rallentare ulteriormente la campagna vaccinale da poco iniziata.
“La terza ondata arriverà e bisognerà organizzarsi”. Non ha usato mezzi termini il ministro alla Salute Roberto Speranza per far capire quelle che saranno le mosse del governo, sempre che il Conte bis continui ad andare avanti, nei primi mesi di questo 2021 appena iniziato.
Nonostante il sostanziale lockdown deciso in Italia per tutto il periodo delle feste, appare probabile che pure da noi a breve ci possa essere un aumento dei contagi come già da giorni sta avvenendo in tutta Europa, dove il Covid sta tristemente battendo ogni record.
Anche se nel nostro Paese la situazione è al momento migliore rispetto a gran parte del continente, gli ultimi dati con la curva epidemiologica che è tornata a salire così come l’indice Rt in diverse Regioni, hanno fatto scattare più di un campanello d’allarme.
Passata la Befana, la prima mossa del governo sarà quella suggerita dal Cts: abbassare i parametri che delineano i tre livelli di rischio per le Regioni, ma con la possibile introduzione della zona bianca nei territori più virtuosi dove tornerebbero a essere aperte tutte le attività e scomparirebbe il coprifuoco.
In attesa del prossimo DPCM che entrerà in vigore dopo il 15 gennaio, in Italia tornerà così la divisione in zone di rischio e con parametri più stringenti, anche se il 9 e 10 gennaio tutto il Paese potrebbe essere in zona arancione con bar e ristoranti aperti solo per l’asporto.
Al momento non dovrebbe esserci uno slittamento del ritorno a scuola, il 7 gennaio le superiori torneranno a essere al 50% in presenza come confermato da Lucia Azzolina al Fatto Quotidiano, ma già Regioni e diversi scienziati hanno espresso tutte le loro perplessità per questa riapertura.
Al ministro è stato appena rivolto un appello per un rinvio al 18 gennaio in attesa di valutare l’impatto delle feste sui contagi, con questa richiesta destinata però a cadere nel vuoto con diverse Regioni (Campania, Puglia e Veneto) che così sarebbero pronte a intervenire con ordinanze specifiche per far slittare il ritorno a scuola.
Per poter procedere al meglio nella campagna di vaccinazione al Covid dove sarà impiegato un corposo numero di personale sanitario, sarà necessario evitare che nei prossimi mesi aumenti la pressione ospedaliera: in caso di una terza ondata, a quel punto sarebbe inevitabile da parte del governo emanare ulteriori misure restrittive fino a un nuovo locdowon, che rimane sempre l’extrema ratio.
Terza Ondata: in Europa ci si prepara a nuovi lockdown
Se in Italia il governo è pronto a intervenire subito con una nuova stretta al primo accenno di terza ondata, il tutto per non rallentare la campagna di vaccinazione di massa al Covid, nel resto d’Europa dove in alcuni Paesi i contagi sono ormai fuori controllo questa eventualità appare essere ormai una certezza.
La situazione più critica è senza dubbio nel Regno Unito, dove nelle scorse 24 ore si sono registrati 55.000 nuovi casi e 454 decessi. Nonostante otto inglesi su dieci al momento siano in un sostanziale lockdown, Boris Johnson entro la settimana potrebbe inasprire le misure.
Se i contagi non dovessero accennare a diminuire Oltremanica, ecco che dalle parti di Downing Street non si esclude un ritorno al livello 5 di allerta, ovvero quello del lockdown totale come avvenuto la scorsa primavera.
In Germania i decessi stanno iniziando a scendere dopo i picchi della scorsa settimana, dove si è superato anche i mille morti al giorno, ma il governo appare intenzionato a estendere per altre quattro settimane il lockdown attualmente in vigore fino al 10 gennaio.
Numeri in miglioramento anche in Francia, ma pure qui l’Eliseo non intende abbassare la guardia: nei quindici dipartimenti più colpiti, il coprifuoco è stato anticipato dalle ore 20 alle 18.
Difficile poi che Oltralpe il 7 gennaio possano riaprire bar e ristoranti oltre ai luoghi culturali come cinema e teatri: prima di allentare le misure restrittive, il governo francese vuole capire quale potrà essere a livello dei contagi l’impatto del Natale e del Capodanno.
Per tutto gennaio sarà invece in lockdown l’Irlanda, mentre a meno di proroghe le serrate in vigore dovrebbero concludersi il 10 gennaio in Grecia e il 17 in Danimarca così come in Polonia.
Con mezza Europa al momento chiusa in casa, una terza ondata potrebbe riportare l’intero Vecchio Continente indietro alla situazione dello scorso marzo: i vari governi al momento non sembrerebbero avere in mano soluzioni differenti dal lockdown, aspettando che a breve possa esserci una reale accelerazione sul fronte vaccini.
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