Dopo tanta attesa è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale: Tesla aprirà un impianto produttivo in Europa. Vediamo dove sarà realizzato e perché.
Dopo la Gigafactory in Nevada, l’impianto di Buffalo e quello di Shanghai, è arrivato il momento della quarta grande fabbrica mondiale di Tesla, la Gigafactory 4.
La localizzazione del nuovo impianto di Tesla sarà particolarmente importante perché da un lato si punta a sfruttare le potenzialità di un mercato, quello europeo, che ha stupito in positivo (anche quando gli altri player erano in sofferenza), e dall’altro perché funzionale a lanciare la sfida a quei colossi, Volkswagen in primis, che vogliono sfruttare al massimo le potenzialità offerte dall’alimentazione elettrica.
Tesla: la nuova Gigafactory sarà costruita a Berlino
Anche per sfruttare la vicinanza al nuovo Aeroporto, il BER, il costruttore californiano ha deciso di puntare sulla capitale tedesca. Lo ha annunciato lo stesso Elon Musk nel corso di un’intervista concessa ad una testata tedesca.
Il nuovo stabilimento produttivo di Tesla, cui sarà affiancato anche un centro di progettazione e design, dovrebbe avviare la produzione nel 2021: se normalmente potremmo definire questo tipo di obiettivo eccessivamente improntato all’ottimismo, l’esperienza di Shanghai (dove dopo solo 10 mesi dalla posa della prima pietra è stata avviata la produzione) fa ben sperare.
Tesla: Brexit? No grazie
Musk ha inoltre precisato che l’ipotesi di basare il nuovo impianto nel Regno Unito è stata scartata a seguito delle incertezze legate all’uscita di Londra dall’Ue.
“La Brexit rende troppo rischioso localizzare una Gigafactory nel Regno Unito”.
Tesla: Gigafactory europea per proteggersi da dazi
Dopo l’impianto cinese, per la casa automobilistica fondata da Elon Musk si tratta di un modo per avvicinarsi in grande stile ai consumatori europei (in un momento in cui il mercato domestico sembrerebbe in fisiologico rallentamento) e per mettersi al riparo dalle tensioni commerciali.
Vanno poi tenuti in considerazione altri due fattori: il know-how tedesco nel campo automobilistico e il segnale che in questo modo si manda ai produttori europei in generale e tedeschi in particolare (Wolsburg è la casa della Volkswagen, Monaco ospita la Bmw e a Stoccarda è invece basato il terzetto formato da Daimler, Mercedes e Porsche).
Gigafactory in Germania è scelta logica
La scelta della Germania è in linea con le dichiarazioni più volte rese da Musk che, dopo aver rilevato la Grohmann Engineering nel 2016, non ha perso occasione per rimarcare la volontà di iniziare a produrre le auto direttamente in Germania.
“Alcune delle migliori auto al mondo sono prodotte in Germania e tutti sanno che l’ingegneria tedesca è eccezionale”, ha detto Musk. “Questi sono alcuni dei motivi per cui stiamo localizzando la Gigafactory europea in Germania”.
Morgan Stanley qualche giorno fa ha definito la scelta tedesca “logica” poiché la Germania “è il cuore del mercato globale delle auto di lusso, con un’economia dipendente dai motori a combustione interna e un governo focalizzato sui cambiamenti climatici”.
Non a caso, il governo guidato da Angela Merkel ha da poco approvato l’incremento dei sussidi per l’acquisto di auto elettriche.
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