Test di Medicina: alcune domande erano sbagliate? Quattro le contestazioni, il Ministero dell’Università promette di fare chiarezza a breve. Quali potrebbero essere le conseguenze?
Tempi duri per il test di Medicina 2021 che in questi giorni è stato persino oggetto di un’interrogazione parlamentare. Il motivo: c’è chi ritiene che nel test che si è tenuto lo scorso venerdì 3 settembre ci siano dei quesiti sbagliati.
E non un solo errore, come tra l’altro già successo per i test di specializzazione di Medicina dello scorso anno, bensì quattro. Ancora siamo sul piano delle contestazioni, ma dal Ministero dell’Università (MUR) fanno sapere che si stanno facendo le dovute valutazioni per capire se effettivamente si tratta di errori o meno. I candidati, circa 76 mila diplomati, si chiedono cosa potrebbe succedere qualora effettivamente alcune domande dovessero presentare degli errori: gli scenari sono diversi, vediamo di quali si tratta.
Test di Medicina 2021: cosa sta succedendo? Quattro possibili errori tra le domande
Subito dopo la conclusione del test d’ingresso per la facoltà di Medicina ci sono state diverse contestazioni per la natura di alcune domande. In particolare, sono quattro i quesiti oggetto di polemiche.
Nel dettaglio, secondo Alessandro Lai - CEO e co-fondatore di WAU!, azienda che da oltre dieci anni organizza corsi di preparazione ai test di ammissione - i quesiti sbagliati sono:
- la domanda 2 di logica, poiché “in base alle regole fornite nel testo non è possibile collocare gli elementi negli insiemi”;
- domanda 21 di cultura generale: era “scritta male”, “non aveva risposta corretta” ed era ambigua in quanto in realtà si trattava di una “domanda di chimica”;
- domanda 23 di biologia, dove “è stato ripetuto lo stesso errore presente nel test di veterinaria del 1° settembre”;
- domanda 56 di matematica, in quanto “l’intervallo nel testo della disequazione non doveva includere gli estremi”.
Sono queste le principali contestazioni, le quali adesso rischiano di rallentare la pubblicazione della graduatoria. Il Ministero dell’Università, infatti, dovrà valutare se effettivamente le contestazioni sono legittime o meno, altrimenti rischia una pioggia di ricorsi da parte di quei candidati esclusi i quali potrebbero appunto appellarsi alla poca chiarezza dei suddetti quesiti.
D’altronde in queste ore le polemiche non accennano a placarsi. Il Codacons ha annunciato già un ricorso al Tar del Lazio per “irregolarità e violazioni delle disposizioni”, mentre nella giornata di martedì 7 settembre c’è stata un’interrogazione parlamentare del deputato M5S alla Commissione Cultura, Manuel Tuzi, il quale ha chiesto al Ministro dell’Università di “far luce sulla presunta presenza di quesiti errati e di risposte non abbinate correttamente”.
Test di Medicina 2021: cosa succede in caso di errori confermati?
Come anticipato, è il Ministero dell’Università a dover effettivamente valutare la legittimità delle contestazioni. Ed effettivamente è quello che il Ministero sta facendo, e non solo sulle quattro domande suddette: si ricorda, infatti, che esiste sul sito dell’accesso programmato del Mur un form dove i candidati possono segnalare irregolarità (per le quali c’è tempo fino al 9 settembre).
Laddove il Ministero dell’Università dovesse effettivamente riscontrare errori, allora ci sarebbero delle conseguenze. Quali? Sicuramente un ritardo nelle procedure, per le quali al momento è stato annunciato il seguente calendario:
- dal 17 settembre su Universitaly sarà disponibile il punteggio ottenuto e pubblicato secondo il codice etichetta;
- il 24 settembre si potrà prendere visione del proprio elaborato, con tanto di correzioni e punteggio;
- il 28 settembre verrà pubblicata la graduatoria nazionale di merito con i nominativi.
Qualora il Ministero dell’Università dovesse riscontrare errori nelle domande allora la pubblicazione della graduatoria potrebbe essere bloccata, almeno fino a quando non si deciderà il da farsi. Probabile che in tal caso la prova verrebbe calcolata tenendo conto di un minor numero di quesiti, togliendo dunque quelli sbagliati. Difficile, anzi quasi impossibile, che si decida di rifare la prova.
Ma non è da escludere nemmeno che il MUR decida di proseguire per la propria strada, non ritenendo legittime le contestazioni avanzate. Allora sì che il punteggio della prova continuerebbe a essere calcolato tenendo conto di tutte le 100 domande.
In quel caso, però, immaginiamo che non mancheranno i ricorsi di quei candidati che non sono rientrati nelle posizioni utili della graduatoria solo per qualche centesimo, magari proprio a causa di una risposta errata a uno dei quesiti incriminati. In tal caso la palla passerebbe ai giudici, ai quali spetterà dire chi ha ragione.
Test Medicina, il Ministro Messa fa chiarezza
Nelle ultime ore è arrivata anche la prima ammissione del Ministro Messa, la quale ha risposto alle contestazioni riguardanti le presunte domande errate assicurando che verrà fatto il possibile per evitare contenziosi. Nel dettaglio, questa ha dichiarato - nel corso di un’intervista rilasciata a “The Breakfast Club” su Radio Capital - che qualora fosse necessario le graduatorie verranno stilate tenendo conto “degli errori, annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica”.
Per il momento, però, non è ancora certo se le quattro domande - o solo alcune di queste - saranno annullate, quindi dovremo attendere ulteriori sviluppi.
leggi anche
Ricorso test Medicina: come fare, tempi e costi
© RIPRODUZIONE RISERVATA