Cambiamenti in vista per il test d’ingresso di medicina. È forse il tempo di dire addio al concorso? Le novità più grandi non partiranno da settembre 2022, bensì dal prossimo anno. Ecco cosa sappiamo.
Cambia il test d’ingresso di medicina, finalmente. Da anni si chiedeva una modifica relativa al “concorsone”, un vero incubo per i giovani che tentavano di entrare anno dopo anno. Quest’anno le differenze saranno relative alla parte delle domande di cultura generale, che verranno ridimensionate.
Il vero cambiamento, il significativo passo avanti, sarà introdotto invece a partire dal 2023, quando il test di medicina non sparirà, ma sarà trasformato in una sorta di percorso. Il numero programmato e chiuso resta, anche per garantire i posti in aula per le lezioni - il numero aperto è al momento insostenibile per il sistema universitario italiano - ma sarà possibile accedere ai corsi online gratuiti per prepararsi al corso e iniziare a fare il test a partire dal quarto anno della scuola superiore.
Il prossimo settembre è l’ultimo incontro con il temuto concorsone, il test al quale ogni anno partecipano oltre 50 mila studenti (con record di 90 mila) per poter accedere alla Facoltà di Medicina di tutta Italia. Ecco come cambia e cosa sappiamo.
Addio al concorsone: come cambia il test d’accesso alla Facoltà di Medicina
L’annuncio dell’addio al concorsone per l’ingresso alla Facoltà di Medicina è accompagnato da un grido di gioia. Da anni si chiedeva un cambiamento ed è servita la pandemia a capire l’essenziale ruolo della sanità nella società, oltre che dell’istruzione. Perché di questo stiamo parlando: una semplificazione per l’accesso allo studio della medicina.
Insomma, addio al concorsone, ovvero alla pratica delle domande (anche non essenziali) somministrate a oltre 50 mila studenti per entrare nella Facoltà di Medicina. Per settembre 2022 ancora non cambiano le modalità, ma il contenuto del test sì: è prevista una drastica riduzione delle domande relative alla cultura generale.
A confermarlo è Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca. Messa da tre mesi, insieme a una commissione di professori universitari, sta lavorando alla proposta, che sarà presentata martedì alla camera per la votazione.
Test di medicina: i cambiamenti del 2022
Il cambiamento più grande avverrà a partire dal 2023, quando sarà aperto e incentivato il percorso verso il test di Medicina a partire dal quarto anno delle superiori. Per settembre 2022 invece a cambiare è il contenuto del test. Vediamo nel dettaglio.
Per il 2022 il test a concorsone non cambia, ma ci sono alcuni essenziali accorgimenti. Messa ha spiegato che sarà ridimensionata la parte relativa alle domande di cultura generale. Restano invece quelle di ragionamento logico. Inoltre, a partire dal prossimo maggio, sarà messo a disposizione del materiale online per aiutare nella preparazione e ad agosto partiranno i soliti corsi di preparazione, online e gratuiti, curati direttamente dalle università.
Per altre informazioni sul test di medicina bisogna attendere, come al solito, almeno la fine di marzo. Al momento quindi non si conoscono i posti a disposizioni, ma lo scorso anno sono stati ammessi circa 14 mila persone.
Test di medicina: cosa cambia a partire dal 2023
Il vero cambiamento arriverà a partire dal 2023. È stato pensato un sistema del tutto nuovo chiamato Tolc-Medicina. Tolc è un esame che può essere svolto più volte in un anno, secondo la Ministra il numero adatto sarebbe 2, ma non si è ancora discusso un limite massimo. Tale esame potrà essere svolto dal 4° anno delle scuole superiori.
La graduatoria non sarà più legata al concorsone comune, ma al risultato che, anno dopo anno, si sceglie di inserire nella graduatoria nazionale. In pratica sarà lo studente a decidere il risultato da inserire (ovviamente il miglior punteggio).
Tolc-Medicina: come si svolgerà?
Il Tolc, già usato in altre facoltà, è un test di orientamento e ingresso. Nel giorno stabilito dall’ateneo (da due dati in su) lo studente si presenta e fa il test su postazioni al computer.
Le domande cambieranno da sessione a sessione, ma “i risultati saranno comparabili”, dice Messa. Sarà lo studente a decidere quando e se ridarlo per prepararsi al meglio o, se preferisce, di inserire il risultato ottenuto nella graduatoria per capire il proprio livello.
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