Il gruppo tedesco si aspetta che la Commissione europea blocchi la fusione con la società indiana Tata Steel, per normative sulla concorrenza. Le società hanno offerto «ulteriori significative concessioni» per cercare di attenuare le preoccupazioni dell’UE, ma per il momento sembra che ciò non abbia ancora risolto la situazione
Il gruppo siderurgico Thyssenkrupp si aspetta che la Commissione europea blocchi la sua proposta di fusione con la società indiana Tata Steel, per motivi riguardanti le normative sulla concorrenza.
L’accordo prevedeva la creazione del secondo produttore di acciaio più grande d’Europa, dopo ArcelorMittal. Il deal è stato oggetto di un’indagine approfondita da parte della Commissione Europea. Un portavoce dell’organo comunitario ha comunicato di aver tempo fino al prossimo 17 giugno per prendere una decisione.
Il gruppo siderurgico tedesco ha affermato che esso e Tata Steel hanno offerto «ulteriori significative concessioni» per cercare di attenuare le preoccupazioni della Commissione UE, ma per il momento sembra che ciò non abbia ancora risolto la situazione.
Un portavoce di Thyssenkrupp intervistato da Reuters, le cui generalità sono state mantenute riservate, avrebbe affermato di aspettarsi un fallimento delle trattative. «La Commissione della concorrenza ha preso gli impegni proposti da ThyssenKrupp e Tata Steel come un’opportunità per condurre un altro test di mercato».
Di fatto l’Antitrust europea non è convinta che le proposte fatte siano in grado di risolvere tutte le criticità sulla concorrenza sollevate nel corso dell’analisi. Più concessioni di quelle già offerte da Thyssenkrupp renderebbero la fusione con il gruppo indiano antieconomica, ha affermato il gruppo.
La quotata tedesca sta ora considerando un nuovo approccio, che potrebbe includere un elenco parziale della sua divisione di ascensori. Come parte di questo nuovo piano, il comitato esecutivo raccomanderà di non andare avanti con un piano per dividere il business nelle divisioni Thyssenkrupp Industrials e Thyssenkrupp Materials, come svelato dalla società stessa lo scorso settembre.
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