Ticket sanitario in base al reddito ISEE e abolizione del super ticket tra le novità approvate. Ecco cosa prevede il testo del Decreto Fisco e cosa cambia dal 2020.
Ticket sanitario in base al reddito e super ticket abolito da settembre 2020: queste le novità della Legge di Bilancio 2020. Il testo della manovra, approvato in Senato, deve ora passare alla Camera così com’è per l’ok definitivo prima di Natale.
Lo scopo della riforma è garantire una maggiore equità del sistema sanitario, per cui chi guadagna di più può pagare un ticket di importo maggiore rispetto a chi ha un reddito basso, sulla base del criterio della progressività.
La proposta vuole inoltre onorare l’articolo 32 della Costituzione, per il quale la salute viene tutelata “come un fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la riforma del ticket sanitario 2020 in base al reddito.
Ticket sanitario in base al reddito: cosa cambia e come funziona
In seguito all’approvazione della NADEF da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta il 30 settembre 2019, il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato di avere intenzione di riformare il sistema del ticket sanitario.
In Italia pagheremo il ticket in base al reddito facendo riferimento all’ISEE. Così ogni cittadino si troverà a pagare un valore diverso, rispetto alla fascia d’appartenenza e con un tetto di spesa massima annuale.
Ad oggi il ticket, che è una tassa sulle prestazioni di cui si usufruisce e contribuisce a sostenere il servizio sanitario pubblico, è previsto per tutti. L’esenzione è prevista per determinate categorie, ad esempio chi guadagna meno di 36.000 euro l’anno, malati cronici o gravi, donne in gravidanza e invalidi.
Tutta la squadra del Dicastero della Salute sta lavorando a una revisione del sistema di contribuzione all’attività sanitaria in modo da risultare più equo per i cittadini.
“Chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”, ha dichiarato il Ministro della Salute: un’affermazione tanto semplice quanto non scontata.
Ticket sanitario in base al reddito: cosa prevede
In base al decreto fiscale collegato alla Manovra 2020, i cittadini parteciperanno in maniera differenziata e progressiva alla spesa sanitaria. A far da guida alla riforma del sistema sanitario è l’articolo 32 della Costituzione, per il quale la salute viene tutelata “come un fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.
Il ticket in base al reddito si applicherà al costo del ticket per:
- prestazioni specialistiche
- prestazioni di diagnostica strumentale
- prestazioni di laboratorio
L’importo si calcolerà in base al tipo di visita e prestazione medica, e al valore del reddito del nucleo familiare fiscale rapportato al numero di componenti del nucleo. Ci sarà anche un importo massimo annuale oltre il quale non si sarà obbligati al pagamento del ticket, e sarà prevista un’esenzione per alcuni soggetti: i senza reddito, i malati cronici, chi è affetto da malattie invalidanti e rare.
Per ticket in base al reddito si intende il reddito complessivo lordo fiscale ossia il reddito del nucleo familiare riferito all’anno precedente come somma di tutti i redditi dei singoli componenti al lordo degli oneri deducibili, della deduzione per abitazione principale, detrazioni fiscali da lavoro, per carichi di famiglia, redditi da fabbricati e cedolare secca.
Per saperne di più leggi anche Cos’è l’ISEE, come si calcola e come si richiede
Superticket sanitario abolito dal 2020
Il super ticket sanitario sarà cancellato da settembre 2020. Come promesso dal ministro Speranza, i cittadini non dovranno più pagare il balzello di 10 euro sulle impegnative. “Il super ticket è sbagliato, produce disuguaglianze e quindi ci impegniamo a superarlo”, aveva detto.
Attualmente il super ticket è soggetto a delle differenze regionali: ci sono regioni in cui si paga per il suo intero importo (10 euro), altre dove si paga in base al valore della ricetta medica e altre in cui non si paga.
Anche le esenzioni variano da regione a regione: c’è chi è esonerato in base al reddito o a causa di particolari condizioni fisiche, sociali o patologie. Ma in generale sono 15 milioni gli italiani chiamati a pagare il super ticket sanitario poiché non rientrano nelle categorie esonerate, e pertanto si è decisa la sua abolizione.
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