Giorni fa Marco Travaglio aveva suggerito ai 5 Stelle di “staccare la spina” al governo: troppo tardi, nei sondaggi la Lega ha già preso il largo.
Marco Travaglio lo scorso 30 agosto aveva lanciato il suo “allarme”, suggerendo a Luigi Di Maio di staccare la spina del governo carioca prima che lo facesse il suo alleato Matteo Salvini.
Parole queste che hanno anticipato l’esito del sondaggio politico di SWG diramato il 3 settembre dove, al fronte di un calo del Movimento 5 Stelle, la Lega viene data come prima forza politica del paese al 32,2%.
L’avvertimento di Travaglio ai pentastellati quindi potrebbe essere arrivato troppo tardi: dopo solo tre mesi di governo la Lega si sta mangiando i 5 Stelle, nonostante che nel concreto Salvini e i suoi non abbiano fatto praticamente nulla.
Travaglio e il governo Lega-M5S
Dopo cento giorni di “governo del cambiamento” il Movimento 5 Stelle sembrerebbe essere ingabbiato nella sua alleanza con il carroccio. Il responso del sondaggio di SWG, che comunque non è la Bibbia, deve far scattare più di un campanello d’allarme in casa pentastellata.
Il sentore è che tutte le difficoltà che l’esecutivo giallo-verde sta incontrando vadano a ricadere sulle spalle dei grillini, mentre il carroccio grazie alla strategia della campagna elettorale permanente continua ad aumentare il proprio seguito.
Si può essere favorevoli o contrari al Decreto Dignità o al ddl Anticorruzione appena presentato dal guardasigilli Alfonso Bonafede, ma è innegabile come il Movimento stia cercando di attuare il programma di governo.
L’immobilismo governativo della Lega invece cade in secondo piano di fronte all’iperattivismo dei suoi esponenti nei social e nei media: dal vice premier Salvini al ministro Fontana, sembra una gara a chi la spara più grossa.
Ecco dunque che mentre Luigi Di Maio è impegnato in un delicato vertice a Foggia sul caporalato, Matteo Salvini abbandona il Consiglio dei Ministri per andare a Viterbo alla festa patronale di Santa Rosa.
Un “trappolone” questo avvertito anche da Marco Travaglio, da sempre vicino alle posizioni dei 5 Stelle, che nel suo editoriale del 30 agosto aveva chiesto a Di Maio e soci “di staccare la spina” al governo anche perché, prima o dopo le elezioni europee di maggio, per il giornalista lo strappo lo farà la Lega.
In sostanza per Travaglio invece che cercare di risolvere i problemi del paese, Salvini sembrerebbe sguazzarci dentro queste difficoltà. Esempio lampante è la gestione del ministro dell’Interno della questione immigrazione.
Prima che sia troppo tardi quindi il Movimento 5 Stelle dovrebbe rompere con la Lega, per non fare la fine di Forza Italia. Con la legge di Bilancio alle porte questo al momento appare abbastanza inopportuno, ma senza dubbio una volta approvata la Finanziaria ci potrebbe essere una resa dei conti all’interno della maggioranza.
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