UE: finanziamenti del Recovery Fund arriveranno a gennaio 2021

Anna Maria Ciardullo

29 Aprile 2020 - 18:03

I finanziamenti del Recovery Fund arriveranno a gennaio 2021, la messa a punto richiede tempo. Lo ha fatto sapere la Commissione UE.

UE: finanziamenti del Recovery Fund arriveranno a gennaio 2021

I finanziamenti del Recovery Fund arriveranno a gennaio 2021.
Si tratta di quanto dichiarato dalla vicepresidente della Commissione europea Vera Jourova dopo un primo dibattito di orientamento nel collegio dei commissari, in cui si è discusso del “recovery plan” e della nuova proposta di bilancio pluriennale (2021-2027).

Quest’ultimo conterrà un nuovo capitolo molto forte sullo strumento per la ripresa a cui l’UE sta lavorando su mandato dei capi di Stato e di governo.

La definizione delle condizioni per l’attuazione è passata infatti nelle mani della Commissione europea, che dovrebbe pronunciarsi entro metà maggio per dare indicazioni più precise, nella speranza di mettere finalmente d’accordo i Paesi del Sud, Italia compresa, e gli Stati del Nord che hanno espresso ancora pareri contrastanti su alcuni aspetti della misura.

I finanziamenti del Recovery Fund arriveranno a gennaio 2021

Nonostante le speranze del commissario europeo Paolo Gentiloni, che ha dichiarato di auspicare all’operatività del Recovery Fund già entro luglio, il fondo per la ripresa non dovrebbe essere operativo prima dell’inizio del prossimo anno.

Il primo gennaio 2021 è una data molto ambiziosa per l’entrata in funzione del Recovery Instrument”, ha spiegato Jourova, ricordando che servirà del tempo per discutere la proposta del nuovo bilancio pluriennale. Lo ha definito, infatti, un processo molto impegnativo, che richiederà numerosi confronti con gli Stati Membri.

Anche la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha insistito più volte su quest’ultimo punto, sottolineando l’importanza di un dibattito che permetta di ascoltare le posizioni di tutti prima di approvare eventuali manovre.

Nel frattempo, si dovrà cercare di ottenere il massimo dagli attuali strumenti a breve termine, che usano ancora il vecchio bilancio.

Secondo la Commissione, ha spiegato ancora Jourova, il piano per la ripresa deve comunque includere:

“uno strumento di emergenza per la ripresa che aumenti temporaneamente la capacità di fuoco del bilancio UE e vada sui mercati per canalizzare fondi extra agli Stati membri”.

Recovery Fund: proposta formale in arrivo

Una proposta formale sul Recovery Fund sarà comunque formulata al più presto dalla Commissione UE, che ha rimandato il prossimo aggiornamento verso la prima metà di maggio.

La Jourova ha ulteriormente rassicurato i suoi interlocutori in conferenza stampa sul fatto che il collegio dei commissari non ha messo in secondo piano il “bisogno di sostenere e aiutare rapidamente i Paesi più colpiti” e che l’impegno sarà fortemente orientato alla presentazione di una proposta fattibile anche prima che il nuovo quadro finanziario pluriennale sia in funzione.

Si dovrà attendere dunque per vedere pienamente operativo il quarto pilastro del pacchetto di misure proposte per risollevare le sorti degli Stati UE e supportarli nell’affrontare la grave crisi economica che il coronavirus ha determinato.

Gli altri tre, che dovrebbero essere invece finalizzati entro giugno, sono: il piano SURE da 100 miliardi a tutela dell’occupazione, la BEI per 200 miliardi di finanziamenti alle imprese e il cosiddetto MES attenuato fino a un massimo di 240 miliardi per le spese sanitarie.

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