La Commissione Europea ha deciso di sospendere alcuni dazi e IVA per aiutare i Paesi membri nella crisi coronavirus. L’annuncio è arrivato da Ursula von der Leyen. I dettagli della novità sulle importazioni.
Nel pieno della crisi sanitaria per il coronavirus negli Stati europei, la Commissione UE ha deciso di sospendere alcuni dazi e il pagamento dell’IVA su importazioni di beni cruciali in questo momento di pandemia.
L’annuncio è arrivato direttamente dalla presidente Ursula von der Leyen, che ha sottolineato quanto l’approvazione della misura sia un sostegno per gli Stati in difficoltà nel reperire il materiale sanitario per ospedali e medici.
Anche il commissario all’Economia Paolo Gentiloni ha ribadito che tale esenzione dal pagamento di dazi e IVA per importazioni da Paesi terzi è stata valutata di vitale importanza per l’attuale lotta al coronavirus.
Dazi e IVA sospesi dall’UE per articoli sanitari importati: i dettagli
La Commissione UE ha accolto la richiesta dei Paesi membri e del Regno Unito di alleggerire i costi di importazione per gli articoli più richiesti in questo momento: i dispositivi sanitari, le attrezzature mediche e le protezioni per i medici.
Come specificato dalla von der Leyen, sarà applicata una sospensione dei dazi e del pagamento dell’IVA per importazioni da Paesi terzi, per esempio la Cina, sui seguenti prodotti: mascherine, tamponi, respiratori.
La disposizione avrà effetto retroattivo dal 30 gennaio al 31 luglio 2020, con possibilità di proroga.
L’obiettivo è di rendere immediatamente meno costosi questi articoli considerati vitali per affrontare la grave crisi sanitaria in atto. Quasi tutti i Paesi UE, infatti, stanno avendo gravi difficoltà nel reperire le attrezzature necessarie per curare i contagiati e proteggere i medici in azione.
Dalla Francia all’Italia, i Governi stanno pagando il prezzo delle carenze di approvvigionamento interno, dovendo fare ricorso necessariamente a importazioni dall’estero.
La presidente della Commissione UE ha dichiarato che questa decisione è:
“Una cosa positiva per gli ospedali e per le organizzazioni caritatevoli e un nostro contributo per alleggerire la pressione sui prezzi degli equipaggiamenti protettivi e medicali, per renderli più economici.”
In Italia, per esempio, una mascherina importata dalla Cina è gravata da un dazio del 12% e dell’IVA del 22%. A seguito della decisione UE sulla sospensione delle tariffe tale dispositivo costerà di meno al Paese.
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