UE: il Recovery spingerà il PIL, anche in Italia? Migliorano le stime

Violetta Silvestri

12 Maggio 2021 - 14:25

Migliorano le previsioni dell’Unione Europea sulla crescita economica della regione: nelle stime primaverili la Commissione ha alzato i target. Anche per l’Italia?

UE: il Recovery spingerà il PIL, anche in Italia? Migliorano le stime

UE: è tempo di nuove previsioni economiche per l’Europa.

La Commissione ha svelato le nuove stime primaverili, sottolineando un miglioramento dello scenario grazie al fattore Recovery Fund. Le ingenti risorse saranno in grado di spingere il PIL oltre le attese indicate a febbraio.

L’economia dell’area dell’euro crescerà più rapidamente quest’anno rispetto a quanto predetto in precedenza: tutte le previsioni economiche per i Paesi UE. L’Italia migliora il suo outlook?

L’Europa vede il rimbalzo: le stime economiche dell’UE

La Commissione Europea ha migliorato la crescita della zona euro per quest’anno, prevedendo un rimbalzo del PIL del 4,3% rispetto al 3,8%.

Il maggiore slancio è trainato dall’effetto del fondo comune da 800 miliardi di euro, prima non calcolato. Si prevede che la produzione nei 27 Stati membri dell’Unione Europea raggiunga le dimensioni pre-pandemiche entro la fine del 2021, prima di quanto si pensasse inizialmente.

L’aggiornamento porta le previsioni UE dell’anno più o meno in linea con quelle del Fondo monetario internazionale, che il mese scorso ha innalzato le sue prospettive per l’area dell’euro al 4,4%. La BCE presenterà nuove previsioni a giugno.

Gentiloni ha sottolineato che il Recovery Fund spingerà il PIL dell’1,2% nel 2021-2022, senza però tener conto degli effetti a lungo termine che avranno investimenti e riforme.

Sul fronte indebitamento, il sostegno senza precedenti dei Governi nazionali per sostenere le imprese e le famiglie durante la pandemia ha spinto il debito pubblico dell’area dell’euro al 100% del PIL lo scorso anno, un livello mai raggiunto prima.

Si prevede che toccherà il picco del 102% per poi scendere leggermente al 101% nel 2022.

Per quanto riguarda il tema caldo dell’inflazione, la Commissione UE ha sottolineato che i prezzi al consumo hanno raggiunto l’1,7% nel 2021 e sono attesi all’1,3% nel 2022.

L’inflazione potrebbe rivelarsi maggiore se il rimbalzo sarà più forte del previsto o se gli attuali vincoli di offerta si saranno più persistenti.

In generale, la campagna di vaccinazione in velocità, il sostegno fiscale e un forte rimbalzo globale a trainare le esportazioni hanno creato un quadro ottimistico per la regione europea.

Italia: PIL a +4,2% nel 2021. Debito (ancora) in focus

Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione UE ha previsto un miglioramento del Prodotto Interno Lordo: +4,2% nel 2021 e +4,4% nel 2022.

Il livello pre-pandemia è stimato entro la fine del prossimo anno per il nostro Paese, dove il debito resta l’osservato speciale. Il rapporto debito/PIL italiano raggiungerà il 159,8% quest’anno, per poi scendere a 156,6% il prossimo.

Il deficit è visto a -5,8% nel 2022, a fronte del -11,7% dell’anno in corso.

In Italia, la disoccupazione è stimata al 9,9% nel 2022, in calo rispetto al 10,2% di quest’anno. L’inflazione salirà dell’1,3% nel 2021 per poi scendere lievemente a 1.1% nel 2022.

In generale, la Commissione Europea ha fatto notare che La ripresa sarà ancora disomogenea all’interno dell’UE, con le economie in Francia, Spagna e Italia che non raggiungeranno i livelli pre-pandemici fino al 2022.

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