Si preannuncia un 2022 cupo per la ripresa USA: Goldman Sachs ha rivisto al ribasso le stime di crescita, mentre la nazione rischia di perdere il sostegno Fed e il piano da $1.750 mld di Biden.
USA: quale ripresa economica nel 2022?
La potenza mondiale si sta affacciando al nuovo anno con una serie di interrogativi, legati ad almeno due incertezze: riuscire a convivere con il Covid senza il pieno sostegno monetario della Federal Reserve e affrontare una crisi dei democratici sul piano di spesa da 1,75 trilioni di dollari del presidente Joe Biden.
Proprio quest’ultimo punto ha scosso i mercati lunedì 20 dicembre, gettando ombre sull’agenda ambiziosa della Casa Bianca e, soprattutto, sulle prospettive di piena ripresa.
Goldman Sachs, non a caso, ha rivisto al ribasso le stime di crescita degli USA: cosa aspettarsi?
Perché la crescita USA può peggiorare
Si sta materializzando uno scenario poco rincuorante per la ripresa economica negli Stati Uniti.
La Fed si dirigerà verso un credito più restrittivo - fine del suo programma di acquisto di obbligazioni di emergenza a marzo per aprire la strada a tassi di interesse più elevati - e i programmi di spesa pubblica messi in atto al culmine della pandemia stanno per essere ritirati.
Inoltre, i Democratici non hanno trovato l’accordo per salvare il pacchetto di spesa sociale fortemente voluto da Biden. Il rischio è che il 2022 inizi con lo stallo per i miliardi di dollari mirati allo stato sociale e alla sostenibilità ambientale.
Il risultato, dicono gli economisti, potrebbe essere un rallentamento della forte spinta economica che sta concludendo il 2021 con una nota positiva e di ottimismo, (la crescita del quarto trimestre potrebbe raggiungere il 7% o più).
Citando il potenziale stop del piano Build Back Better, Goldman Sachs si aspetta che il PIL USA cresca a un ritmo annualizzato del 2% nel primo trimestre, in calo rispetto al 3% precedente.
La banca ha anche ridotto le sue previsioni per il secondo trimestre al 3% (dal 3,5% precedente) e per il terzo trimestre al 2,75% (rispetto al 3% precedente).
Secondo l’economista di Goldman Alec Phillips, questa rinuncia la pacchetto di spesa sociale si aggiungerebbe a un freno fiscale di oltre il 3% del PIL nel 2022 con la scadenza delle misure temporanee di sostegno legato alla pandemia.
Cosa sta succedendo al piano USA da $1.750 mld
Joe Biden ha subito un duro colpo nei suoi sforzi per approvare i 1,75 trilioni di dollari di spesa sociale quando Joe Manchin, il senatore democratico fondamentale della Virginia Occidentale, ha esplicitamente respinto il pacchetto.
Manchin, che è stato a lungo una spina nel fianco dell’amministrazione, rappresentando un’ala conservatrice, ha avvertito che il disegno di legge potrebbe aumentare l’inflazione e aumentare il carico del debito americano.
Questi suggerimenti sono stati fortemente contestati dalla Casa Bianca e da altri Democratici poiché la legislazione è stata ampiamente compensata da aumenti delle tasse sulle aziende ricche e di grandi dimensioni.
Lo stallo su Build Back Better ha scosso anche i mercati finanziari. La mancata approvazione del piano di Biden vanificherebbe le speranze del presidente di ottenere una legislazione per iniziare a ricostruire il tessuto dell’economia interna degli Stati Uniti: molte delle disposizioni sono progettate per aumentare la partecipazione alla forza lavoro femminile, ridurre la disuguaglianza di reddito e promuovere l’energia verde.
In questo contesto, anche l’economia USA si è scoperta più vulnerabile del previsto. E il 2022 non è esente da ostacoli, con la variante Omicron in diffusione.
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