Ue, Von der Leyen: “Fine degli egoismi”. Bruxelles valuta coronavirus bond

Mario D’Angelo

21/03/2020

La presidente Ursula von der Leyen dice basta agli egoismi parlando della sospensione del Patto di stabilità

Ue, Von der Leyen: “Fine degli egoismi”. Bruxelles valuta coronavirus bond

Ieri l’Ue ha sospeso, per la prima volta nella storia, il patto di stabilità. Una svolta epocale, lanciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen con l’appello per la “fine degli egoismi”. L’obiettivo, spiegato oggi in un’intervista al Corriere della Sera, è lasciare ai bilanci dei singoli Stati la capacità di gestire la crisi.

Coronavirus, la risposta di Bruxelles

Mentre l’Italia versava in una situazione senza precedenti, con l’epidemia di coronavirus che stava cominciando ad assumere contorni foschi, la risposta dell’Europa è apparsa, come minimo, inadeguata.

Per fare i due esempi più importanti: Francia e Germania hanno vietato l’export di mascherine e la presidente Christine Lagarde ha detto che la Bce non si sarebbe occupata della crisi. Due questioni su cui le parti coinvolte hanno fatto, per fortuna, passi indietro.

Ora ci pensa von der Leyen, che l’11 marzo aveva detto: “Siamo tutti italiani”, ha ristabilire la centralità di Bruxelles. Nell’intervista di oggi, la presidente precisa che la Commissione Ue sta “guardando a tutti gli strumenti a disposizione e possibili a sostegno dell’economia europea”.

Bruxelles valuta opzione coronavirus bond

Fra questi, sì, c’è anche la possibilità dei coronavirus bond, proposta avanzata giorni fa (rigorosamente in videoconferenza) dal presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte.

Per quanto i coronavirus bond siano ancora soltanto un’opzione, von der Leyen precisa che, in ogni caso, la Commissione “concederà la massima flessibilità sugli aiuti di Stato e sul Patto di stabilità”. Obiettivo è permettere al governo italiano di “aiutare le imprese e il mercato del lavoro, e investire nel settore della sanità”.

Von der Leyen parla poi di “un’iniziativa per gli investimenti”. Si tratta di 11 miliardi “che vengono dai fondi strutturali inutilizzati, che l’Italia non potrebbe più usare e che invece noi le lasciamo”. Attraverso la Banca europea per gli investimenti, inoltre, saranno forniti “8 miliardi di “garanzie a livello europeo per i prestiti che le Pmi possono usare”.

Quanto poi alla gestione dell’emergenza coronavirus a livello comunitario, la presidente della Commissione sottolinea l’importanza di linee guida comuni per le questioni urgenti. A questo proposito è stato creato un comitato di consulenti Ue, di cui fa parte anche Maria Rosaria Capobianchi, la direttrice dell’Istituto Spallanzani.

Il comitato ha fornito indicazioni “su come procedere per i test e sulle misure sociali, come la distanza o l’isolamento”, oggetto di una discussione in videoconferenza dei ministri della Salute giovedì scorso.

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