A Roma un gruppo di medici e odontoiatri liberi professionisti under 55 è pronto a rifiutare la somministrazione se sarà loro destinato il vaccino di AstraZeneca e non quello di Pfizer.
No ad AstraZeneca, sì a Pfizer. Potrebbe essere così riassunta la battaglia intrapresa a Roma dal gruppo Facebook “Medici ed Odontoiatri Liberi professionisti per vaccinazione Covid-19”, che conta oltre tremila iscritti.
A questi medici e odontoiatri liberi professionisti e under 55, sarebbe infatti destinata la somministrazione del vaccino di AstraZeneca. Una scelta questa che non piace al gruppo, nonostante che l’Oms abbia appena raccomandato l’uso oltre i 65 anni per combattere le varianti del siero targato Oxford-Pomezia.
“No al vaccino Astrazeneca per i medici liberi professionisti under 55 - è la denuncia di questi medici romani - Stante le informazioni ad oggi disponibili circa l’efficacia, riteniamo non sia corretto per professionisti che hanno gli stessi rischi del restante personale sanitario ad oggi vaccinato in fascia prioritaria con vaccini ad mRNA”.
Stando a un sondaggio interno promosso dalla pagina social, la maggior parte dei convocati intende rifiutare la vaccinazione “visti i livelli di protezione piuttosto bassi e nessuna efficacia, a quanto pare, su molte varianti in circolazione”.
No al vaccino AstraZeneca: la protesta dei medici a Roma
Sentito dall’Adnkronos, Paolo Mezzana portavoce e tra gli amministratori della pagina Facebook, ha voluto spiegare meglio i motivi di questa agitazione che potrebbe sfociare in un rifiuto della vaccinazione.
“Apprendiamo della convocazione di molti colleghi prevalentemente under 55 anni a cui viene destinato il vaccino AstraZeneca - fa sapere Mezzana - ma facciamo presente che dalle raccomandazioni del Comitato tecnico scientifico e nella circolare ministeriale sul vaccino AstraZeneca si evince che tra le categorie per le quali è raccomandato ovviamente non c’è il personale sanitario che è intrinsecamente a rischio più alto”.
Così facendo per il portavoce si andrebbe a creare una discriminazione tra medici del pubblico e medici del privato, pur avendo tutti lo “stesso livello di rischio e un ruolo importante nella tutela della salute della popolazione”.
La richiesta è quindi che “le vaccinazioni dei medici e degli odontoiatri in libera professione ammessi, come è giusto e ovvio, in fascia prioritaria al pari di colleghi operanti nel Ssn, venga effettuata con vaccino ad mRNA (Pfizer o Moderna)”.
Inoltre visto che al momento la proposta è quella del vaccino di AstraZeneca, che venga data la possibilità “a coloro che siano stati già convocati di rifiutare eventualmente la somministrazione di AstraZeneca in favore degli altri vaccini, senza che questo comporti la cancellazione dagli elenchi degli aventi diritto né ulteriori ingiustificabili ritardi nell’accesso al vaccino”.
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