È stato pubblicato il contratto sottoscritto dall’Ue e da AstraZeneca il 27 agosto relativo alla produzione e la fornitura del vaccino contro il Covid agli stati membri comunitari dopo aver ricevuto il permesso dall’azienda farmaceutica.
L’Unione europea ha pubblicato il contratto stipulato con la casa farmaceutica AstraZeneca riguardante la produzione e la fornitura nel Vecchio Continente del vaccino contro il Covid prodotto in collaborazione con Oxford.
Il documento era stato firmato lo scorso 27 agosto dalla Commissione europea, a nome degli stati membri, e da AstraZeneca. Si tratta del secondo contratto per la fornitura di vaccini contro il Covid reso pubblico dall’Unione europea dopo quello di CureVac. Lo scorso 27 gennaio l’Unione ha chiesto maggiore trasparenza alla casa farmaceutica dopo un aspro scontro tra i due, richiedendo la pubblicazione del documento. Ecco cosa prevede.
Vaccino AstraZenaca, pubblicato il contratto con l’Ue
La notizia della pubblicazione del contratto con AstraZeneca è stata accolta positivamente dalla Commissione europea che ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dell’azienda verso una maggiore chiarezza. Il contratto presenta molte parti oscurare, riguardati diverse informazioni ritenute riservate come ad esempio i vari costi sostenuti.
A sollevare le polemiche tra l’Unione e la casa farmaceutica è stato l’annuncio da parte di AstraZeneca di una riduzione del 60% della fornitura dei vaccini durante il primo trimestre. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, questa mattina aveva tuttavia riferito nel corso di un intervento radiofonico che il “contratto firmato ad agosto dall’Ue prevedeva una distribuzione da parte della compagnia produttrice del vaccino di 100 milioni di dosi entro marzo 2021, ma sembra che AstraZeneca abbia ridotto la quantità a un quarto di quanto promesso”.
Stando al documento infatti, gli Stati dell’Unione avrebbero dovuto ricevere 300 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca, alle quali se ne sarebbero potute aggiungere altre 100 milioni di dosi. Nell’accordo vi è anche la possibilità di donare le dosi ad altri Stati o di reindirizzarle verso altri Paesi membri.
Nel contratto viene anche spigato che nel caso di ritardi nelle consegne dei vaccini si potrà procedere con la sospensione del pagamento: “In caso di mancata o ritardata consegna oltre la data di consegna definitiva, l’obbligo di pagamento sarà sospeso. L’obbligo di pagamento riprenderà una volta completata la consegna”.
L’azienda farmaceutica dovrà lavorare al “meglio possibile” al fine di garantire la produzione delle dosi iniziali del vaccino e si impegna “per la distribuzione e per la consegna agli hub di distribuzione dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio” all’interno del mercato europeo.
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