Vaccino Covid bambini 5-11 anni, la circolare: tutto quello che serve sapere

Chiara Esposito

8 Dicembre 2021 - 10:56

Dosaggi, tempistiche e rassicurazioni per la famiglie: la circolare del Ministero della Salute informa e garantisce trasparenza per i vaccinati Under 12.

Vaccino Covid bambini 5-11 anni, la circolare: tutto quello che serve sapere

Si viaggia a ritmo spedito verso la piena operatività del sistema sanitario per la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato che le fiale arriveranno nel nostro continente il 13 dicembre e verranno poi smistate per partire con le prime inoculazioni il 15 dicembre.

Il vaccino ai figli per molti tuttavia è fonte di preoccupazione. I timori però possono essere ridimensionati grazie alle numerose informazioni tecniche che stanno arrivando. Le prime campagne comunicative si stanno infatti diffondendo per rassicurare e tenere sempre aggiornati i genitori sulle decisioni del Governo prese in accordo Cts.

Dalle ultime dichiarazioni ufficiali emerge come il sistema di immunizzazione dedicato ai più piccoli sarà specifico non solo nelle procedure ma anche a livello di gestione organizzativa. La circolare del Ministero chiarisce tutto.

Vaccino 5-11 anni: istruzioni per l’uso

Il Ministero della Salute ha pubblicato una circolare con la quale dà il via libera definitivo alla campagna vaccinale e chiarisce le modalità attraverso le quali si procederà con il processo di immunizzazione. La pratica della somministrazione è identica a quella comunemente impiegata e si adotta quindi la via intramuscolare, «preferibilmente in regione deltoidea del braccio».

Per il trasporto invece si parla di flaconcini da 10 dosi con la capsula di chiusura arancione e con validità di 6 mesi. La caratteristica colorazione servirà a distinguerli da quelli degli adulti e degli adolescenti perché, come già anticipato, il dosaggio per i bambini è infatti ridotto di un terzo (10 microgrammi invece di 30). Inoltre i vaccini per i bambini durano di più fuori dal frigo proprio per questa particolare formulazione. Nell’atto ministeriale, a tale proposito, si specifica come i flaconcini chiusi possano essere conservati a una temperatura tra 2 e 8 gradi per un massimo di 10 settimane.

Questo però prima della diluizione con il sodio cloruro che invece serve per rendere somministrabile la soluzione che altrimenti conserva in sé solo il principio attivo. Dopo tale diluizione i vaccini possono essere conservati a una temperatura compresa tra 2 e 30 gradi e devono essere utilizzabili entro 12 ore.

Hub dedicati e rassicurazioni generali

In merito alla gestione operativa il commissario straordinario Francesco Figliuolo ha annunciato che le Regioni si stanno organizzando per le somministrazioni e in alcune zone, tra le quali rientra anche il Lazio, si destineranno alcune zone degli hub vaccinali ai soli bambini.

La rassicurazione ulteriore sulla libera scelta per l’immunizzazione dei bambini arriva poi dalla politica e da chi, come Matteo Salvini della Lega, ha voluto ribadire che «devono essere mamme e papà a decidere cosa fare, non altri». In ultima istanza quindi il Green Pass, come già annunciato, non sarà affatto un documento obbligatorio.

Le statistiche reali: numeri che fanno pensare

La mobilitazione sul tema quindi è concreta e non è affatto un tipo di intervento superfluo, nonostante si sia a lungo discusso sulla necessità del vaccino per i più piccoli. Raramente i bambini sviluppano forme di malattia importanti, ma è pur vero che in quella fascia di età, i contagiati sono stati 280 mila, i ricoverati 1.700 (40 in terapia intensiva) e i decessi 10.

Il nodo della questione poi viene dipanato dal CTs che dichiara come, sebbene l’infezione da Sars-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, “in alcuni casi essa può essere associata a conseguenze gravi come il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-c).

A fronte di questi rischi quindi si parla insomma dei benefici e del fattore sicurezza poiché ricevere la propria dose significa avere la possibilità di frequentare la scuola senza alti rischi di contrarre il virus o infettare altri coetanei e condurre una vita sociale ricca di elementi ricreativi senza il rischio di contagiare i propri cari e soprattutto le persone più anziane.

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