Vodafone Italia potrebbe essere acquisita da Iliad. La società francese ha presentato l’offerta, ma da Vodafone ancora nulla. A parte la fine della competizione, cosa cambia con questa acquisizione?
È tempo di dire addio a Vodafone Italia così come la conosciamo? Non c’è ancora una certezza assoluta, ma rispetto alle voci di corridoio di alcune settimane fa - per quanto sostenute dagli amministratori di entrambe le società - ora si parla di un’offerta di Iliad e numeri, alti, ma non troppo.
Lo ha confermato l’amministratore delegato di Iliad Thomas Reynaud: c’è un’offerta sul tavolo per l’acquisizione del 100% di Vodafone Italia. La cifra si aggirerebbe intorno ai 14 miliardi, ben al di sotto delle cifre spese in simili operazioni. Il mercato però è cambiato e a sottolinearlo è proprio l’amministratore delegato di Vodafone, Nick Read.
Grandi movimenti, acquisizioni e offerte, ma alla fine per i clienti cosa cambia? Probabilmente nulla o quasi. Il cambiamento più grande avverrebbe a livello della competizione tra società di telecomunicazione, infatti con una fusione totale tra Vodafone Italia e Iliad, il 36% delle telecomunicazioni mobili apparterebbe a questo gigante.
Vodafone Italia si vende a Iliad? L’offerta è sul tavolo
L’offerta ammonta a 14 miliardi di euro. Questa dovrebbe essere la cifra arrivata sul tavolo di Vodafone Italia dopo l’incontro con la società Iliad. Da tempo si vociferava sulla possibile fusione e/o acquisizione tra Vodafone e Iliad. La conferma ufficiale dell’offerta è arrivata tramite l’amministratore delegato di Iliad, Thomas Reynaud, che ha dichiarato la disponibilità e l’intenzione di acquisire il 100% di Vodafone Italia.
Nick Read, amministratore delegato di Vodafone, aveva affermato nel 2021 che “se un’azienda, in tutto o in parte, si renderà disponibile sul mercato, la valuteremo senza alcun preconcetto” e così è stato, anche se le cifre sembrano al ribasso.
Vodafone in crisi? Perché l’offerta è più bassa rispetto al passato
L’offerta di Iliad abbiamo detto essere di 14 miliardi di euro. Una cifra adeguata o meno? Se si fa un confronto con l’operazione per l’acquisizione di Wind nel 2011, dei russi Vimpelcom, sembra che sia al ribasso. Infatti Vimpelcom riuscì a comprare Wind al costo di 21 miliardi, diventando la sesta società di telecomunicazioni al mondo. Ma dal 2011 al 2022 il mercato è cambiato e oggi la competizione è aumentata, con sempre più operatori (come lo stesso Iliad) a giocarsi il titolo dei grandi operatori di telecomunicazione mobile del Paese.
Secondo le prime stime, l’acquisizione potrebbe avvenire anche al di sotto dei 14 miliardi. Lo ha stimato Equita, specializzata in consulenze finanziarie. Secondo i valori del mercato, si potrebbe chiudere l’operazione con 11-13 miliardi di euro.
Gigante della comunicazione: tra autorizzazione europea e cambiamenti per i clienti
Se Vodafone Italia e Iliad dovessero unirsi, questa operazione permetterebbe la nascita di una vera potenza della telecomunicazione. La ramificazione nel mercato si aggirerebbe intorno al 36% circa, con ricavi combinati di quasi 6 miliardi. Se l’operazione dovesse andare in porto.
E perché “se”? Perché l’operazione di Iliad attira l’attenzione dell’Europa e dell’ente che regola la competizione. La possibilità che vada in porto non sono basse, anzi. Infatti il regolatore europeo potrebbe valutare positivamente la riduzione e il consolidamento degli operatori telefonici, a fronte, scrive Corriere della Sera, di rimedi sulle frequenze e su una minore competizione.
Cosa cambia per i clienti è difficile dirlo. L’esempio più recente in questi termini è quello relativo alla fusione tra Wind e Tre. In quel caso potrebbe esserci l’unificazione delle reti, una maggiore copertura, nuove offerte e forse il cambio del piano tariffario. Proprio in questi ultimi mesi gli avvisi di cambiare piano per i nuovi utenti WindTre stanno per scadere.
Ma a parte queste, non sembra ci siano in arrivo grandi stravolgimenti per i clienti, che anzi beneficeranno di una serie extra di servizi, come una migliore connessione. L’unico dubbio rimane la competizione. Iliad e gli altri operatori giunti in Italia avevano creato competizione con le proprie offerte a basso costo, costringendo i grandi operatori italiani ad agire di conseguenza. Con la fine della competizione finisce anche il tempo delle offerte e della convenienza?
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