Dieselgate: via libera in Europa al riacquisto delle auto Volkswagen manomesse. Ecco quali modelli sono pronti al buy back.
Novità Volkswagen: le auto interessate dallo scandalo dieselgate in Europa saranno riacquistate dalla casa automobilistica.
Negli Stati Uniti, invece, la proposta del buy-back non è stata approvata. Ecco quali modelli Volkswagen sono pronti al richiamo e quali modifiche subiranno.
Dallo scoppio del dieselgate a settembre, quando Volkswagen ha ammesso di aver montato oltre 11 milioni di modelli diesel a quattro cilindri in tutto il mondo con un software progettato per falsare i test sulle emissioni inquinanti, i proprietari di auto VW con queste caratteristiche hanno cominciato a tremare.
Dopo l’annuncio di Renault del ritiro dei suoi veicoli inquinanti, oggi torniamo a parlare del dieselgate, in quanto le soluzioni avanzate e gli interventi fatti sulle vetture Volkswagen interessate dallo scandalo sulle emissioni sono entrati in una nuova fase.
Infatti, potrebbero non essere sufficienti gli interventi previsti da Volkswagen per sistemare le auto con motori turbodiesel EA189 che utilizzano il software illegale che altera le emissioni di NOx. Quindi, ecco che l’opzione del riacquisto da parte della casa tedesca è apparsa all’orizzonte come una delle soluzioni migliori per risolvere l’annosa questione.
La notizia è ora ufficiale: in Europa è stato annunciato un richiamo per le auto interessate dal problema per il quale sono state trovate delle soluzioni tecniche approvate dalle autorità tedesche.
La campagna di richiamo del gruppo Volkswagen nel Vecchio Continente (per 8,5 milioni di TDI) comincia questa settimana in Germania, dove gli esperti stimano un afflusso medio di mille auto al giorno presso ogni concessionario e non meno di 90 minuti di intervento per ogni veicolo.
Dubbi e timori assalgono chi possiede una Volkswagen Quali sono i modelli richiamati? Ci saranno modifiche sulle prestazioni e i consumi? Facciamo chiarezza.
Volkswagen, quali i modelli richiamati?
Nella definizione del piano di richiamo, Volkswagen ha sottolineato come in via prioritaria si sarebbe proceduto con i veicoli motorizzati 2.0 Tdi e 1.2 Tdi, per i quali è sufficiente l’aggiornamento software, mentre da ultimi, a fine 2016, si prospetta il richiamo dei modelli con motore 1.6 Tdi, in modo da avere il tempo necessario alla produzione dello stabilizzatore di flusso che dovrà essere installato tra filtro dell’aria e debimetro.
Il primo modello a ricevere il benestare definitivo dall’Autorità federale per i trasporti in Germania per le operazioni di richiamo e modifica è l’Amarok. L’approvazione permette a Volkswagen di procedere con l’invio di un avviso ai proprietari del pick-up, seguito, in seconda battuta da modelli più diffusi, come la Passat per esempio, anche se in merito manca qualsiasi ufficialità.
Volkswagen, problema auto dieselgate USA
Negli Stati Uniti l’EPA non ha ancora approvato le misure proposte dal gruppo Volkswagen.
Mentre un piano di riparazione è stato approvato e implementato per i modelli diesel colpiti in Europa, il California Air Resources Board (CARB) e l’Environmental Protection Agency (EPA) hanno respinto il piano per le auto manomesse negli Stati Uniti.
Ricordiamo infatti come la legislazione in materia di NOx sia più stringente negli Stati Uniti e, pertanto, non possano ritenersi sufficienti le misure deliberate per il mercato europeo.
Affermare che le modifiche dei richiami possano non dare buoni risultati sulle emissioni secondo alcuni equivale ad ammettere che per certi modelli Volkswagen non sia in grado di risolvere il problema negli Stati Uniti, quanto meno senza incidere sensibilmente sulle prestazioni e sui consumi.
In questo momento non vi sono altre proposte sul tavolo e le autorità di regolamentazione e i proprietari delle auto “incriminate” sono sempre più frustrati nei confronti di Volkswagen.
Sui timori dei clienti che prestazioni e consumi possano subire cambiamenti dalle modifiche proposte, Volkswagen ha però rassicurato che non ci sarà alcuna variazione.
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